Forough Abbasi: la sciatrice iraniana che alle olimpiadi di Cortina ha fatto un appello ai diritti delle donne

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Oggi vogliamo parlarvi di Forough Abbasi, una delle sciatrici che ha partecipato alle Olimpiadi di Cortina che si sono svolte negli scorsi giorni. Tuttavia, a differenza delle altre, Forough non aveva come obiettivo solo quello di arrivare alla fine del percorso: lei voleva lasciare il segno in un altro modo, aiutando le donne turche, in particolare dopo che la sua allenatrice, Samira Zargari, non ha potuto lasciare l’Iran a causa del marito che non voleva.

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Fonte: Kxan Austin

Abbiamo già visto qualche legge che vige in Turchia quando abbiamo parlato delle rivolte studentesche, ma non si ferma solo qui il problema, perché secondo la legge iraniana un marito può impedire alla propria moglie di viaggiare fuori dal Paese. Forough Abbasi spiega che «non è la prima volta che succede»e non si è fermata a questo. Vediamo con precisione cos’ha detto la sciatrice.

Forough Abbasi: l’appello ai diritti delle donne

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Fonte: ilriformista

Forough Abbasi è una sciatrice alpina 27enne dell’Iran. Ha partecipato alle olimpiadi invernali nel 2014 e nel 2018, classificandosi 48esima e 49esima, ottenendo comunque il premio di aver avuto il miglior risultato che una donna iraniana abbia mai ottenuto in qualsiasi tipo di sport. Quest’anno, alle Olimpiadi di Cortina, si è distinta per il discorso che ha fatto per la tutela dei diritti delle donne, in cui ha affermato:

«Abbiamo avuto lo stesso problema anche altre volte in precedenza. Ma vorrei che potessimo cambiarlo – tutte le donne in Iran, tutte insieme, vorrei che potessimo cambiare tutto questo. Ci stiamo provando. Sono sicura che le donne forti possono sicuramente cambiare queste regole e lei sarà più forte di prima. Siamo orgogliosi di lei, davvero».

Ha poi spiegato che il marito della sua istruttrice che non ha potuto raggiungerla proprio a causa sua è nato e cresciuto negli USA, insomma il paese della libertà, tuttavia è di nazionalità turca. «Vive in Iran da cinque-sei anni. E dell’Iran conosce solo le regole», ha aggiunto. Quella della sua istruttrice, non è comunque la prima situazione, infatti già nel 2015 la calciatrice Niloufar Ardalan non ha potuto partecipare alla Coppa d’Asia di futsal perché il marito le aveva tolto il passaporto in una lite domestica.

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Fonte: corriere

Forough Abbasi, che è una delle 4 atleti iraniane a partecipare ai giochi (in tutto sono 8 atleti dell’Iran), ha sottolineato che «tutto è libero per noi. C’è qualche regola come questa ma non è per tutti. In Iran forse su mille donne, una di loro ha un problema come questo. Anche la mia allenatrice. Lei è davvero una donna libera. È stata in tutto il mondo. Viaggia sempre. Questa volta è successo questo. Ma sicuramente sarà cambiato».

Ha poi detto che il governo impedisce alle donne di accettare alcuni lavori e che lei deve lavorare come istruttrice di sci per portare avanti la carriera da sciatrice. Conclude poi dicendo: «voglio davvero rimanere in Iran e cambiare le regole – cambiare qualcosa che sta fermando gli atleti, non solo le donne. Anche gli uomini ragazzi non possono comprarsi l’attrezzatura. È lo stesso per tutti».

E noi ci auguriamo che Forough Abbasi ci riesca davvero, che le donne iraniane riescano a rivoluzionare il proprio sistema, divenendo tutte, sempre, libere.

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