Cos’è e come funziona il “FemDom”?

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Con FemDom (contrazione inglese del termine Female domination) vi intende il ruolo di dominazione esercitato da una donna su un partner a lei sottomesso, nell’ambito di una relazione erotica o di una pratica sessuale. In quest’articolo vediamo insieme cos’è e come funziona.

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Ruoli e pratiche della dominatrice nell’ambito BDSM

Nell’ambito del BDSM, la dominatrice, chiamata anche mistress, Madame, Domina, Dominatrix, Goddess, esercita il suo potere – generalmente – su uno schiavo di sesso maschile, ma il FemDom è anche praticato nell’ambito dei rapporti sessuali tra donne.

Il termine mistress viene usato anche all’infuori dell’ambiente strettamente sadomaso, come nel caso della subcultura fetish, spaziando dal mondo della moda, cinematografia e dell’arte. Un esempio è il caso di Namio Harukawa, artista giapponese che rappresenta scene di femdom.

Essendo una pratica legata al mondo del sadomasochismo, nelle relazioni in cui vi è una FemDom, i rapporti tra dom-sub si esprimono seguendo le classiche pratiche BDSM (Bondage, degrader, petplay,…), in cui la dominatrice deve attenersi alle regole di fiducia e sicurezza, stabilite dai partner prima del
rapporto (SSC).

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Bandiera della dominazione femminile nella comunità BDSM

Pratiche FemDom

Nel particolare, le pratiche caratteristiche del femdom, in cui la dominatrice esercita il controllo sul sottomesso, si possono presentare come:

  1. umiliazione erotica, un esempio è la Sissification, femminilazione dell’uomo sottomesso a cui viene dato un aspetto femminile (vestiti, trucco) e talvolta soprannomi o appellativi del sesso opposto (trasformando il nome di battesimo nel suo corrispondente femminile) o il CFNM (Clothed Female Naked Male), in cui l’uomo è totalmente nudo mentre la donna (o le donne) sono vestite.
  2. feticismo del piede femminile (o foot worship) o Shoe Worship, che si esprime nell’adorazione delle calzature o degli accessori specifici.
  3. trampling
  4. ass worship, 0 pegging con strap-on o vibratori
  5. il facesitting
  6. pony-play
  7. CBT e la negazione dell’orgasmo, anche mediante il tease, denial, una forma particolarmente insistita di stimolazione sessuale associata alla negazione del piacere tramite strusciamenti o anche un fellatio con morsi oppure essere eseguito verbalmente
  8. far compiere allo slave azioni anche al di fuori dell’ambito sessuale, rendendolo schiavo anche nelle azioni quotidiane. A questo proposito accenniamo alla furniphilia, pratica BDSM in cui si rende lo/la slave un oggetto (tipicamente una lampada, tavolino, portaoggetti).

Riveste invece una certa diffusione il fenomeno delle Prodomme, ovvero di donne che esercitano professionalmente il ruolo di padrona, spesso all’interno di un dungeon ben attrezzato, percependo denaro come profitto della propria attività (in questo caso, quindi, parliamo di vere e proprie sex worker).

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Chastity Cage

Tipici sex toys usati dalla mistress nei rapporti FemDom: l’umiliazione viene affrontata tramite il concetto di castità e il divieto di avere un orgasmo

Ovviamente, come in ogni pratica tipica del BDSM vale sempre la regola del SSC (acronimo di Safe, Sane and Consensual), per cui, per quanto possa sembrare un fetish al limite della cattiveria, con uomini (e in qualche caso donne) umiliati, ridicolizzati, persino maltrattati, sono sempre cose fatte con il consenso di entrambi e, abbiamo visto, in alcuni casi ci sono di mezzo anche i soldi.

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