Fedez: la madre sventa una truffa da €100.000

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In questi giorni ci siamo un po’ tutti accorti di quanto Fedez fosse spento, o meglio che non è più il giovane uomo a cui ci ha abituati negli ultimi anni. Nessun dramma, nessuna foto di Leo e Vittoria, persino quando appare nelle storie della moglie sembra che ci sia qualcosa che non va. Inizialmente il web aveva pensato a una crisi con Chiara Ferragni, tuttavia sono stati proprio loro a doverla smentire, mentre nelle ultime ore diverse testate hanno postato della truffa ai danni del cantante, sventata dalla madre.

Facciamo una premessa: noi vogliamo rispettare la privacy di Fedez. Non sappiamo se effettivamente il rapper è giù di morale per questo motivo o se c’è qualcosa di più serio e grave (e noi ci auguriamo davvero di no) dietro, ma qualsiasi sia il motivo non riferiremo nulla prima che ci sia una dichiarazione ufficiale da parte sua o della moglie, e speriamo che tutti lo facciano. Ricordiamoci che prima di essere due personaggi pubblici, sono due persone, e se Fedez in questo periodo non sta postando delle storie o dei post, esclusi quelli di collaborazione (e anche in questi non è lo stesso), un motivo ci sarà, ma non spetta a noi dirvi quale.

Prima di ciò, comunque, per chi è ancora convinto della crisi fra i Ferragnez, vi ricordiamo che è stato tutto smentito su Instagram sia da Fedez che da Chiara, che hanno condiviso una foto e in alcune storie di lei si vede, sebbene sempre molto spento, il marito che semplicemente sta passando del tempo con i figli. Forse un giorno i Ferragnez smetteranno di essere la coppia più powerful di tutta l’Italia, ma non è questo il giorno.

Fedez e la truffa sventata dalla madre

Diverse testate, da la Repubblica a Open, oggi hanno condiviso la notizia di una tentata truffa di ben centomila euro ai danni di Fedez e della sua famiglia. Al centro di questa truffa ci sarebbe un ex dipendente della Doom, acronimo di Dream of ordinary madness e azienda di cui Annamaria Berrinzaghi, madre di Federico, è amministratrice delegata. Qui si occupa della srl degli affari di famiglia del figlio, tra cui anche il reclutamento di giovani artisti, ma soprattutto i diritti sull’immagine del cantante.

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Federico e la madre

La Doom, ci fanno sapere le testate, ha portato all’apertura di un fascicolo per truffa da parte del pm Alessandro Gobbis in seguito a un contratto pubblicitario con il marchio di zaini Seven, sponsorizzato e con cui Fedez ha collaborato negli scorsi mesi. La collaborazione consisteva nell’associazione del marchio al cantante, infatti sugli zaini, condivisi su Instagram dall’influencer, c’era il suo nome grazie a una collezione ecosostenibile per la scuola.

Nell’atto di chiusura delle indagini notificato alle parti, risulta indagato l’ex dipendente della Doom, M.G., di 38 anni, che avrebbe fatto credere di aver chiuso il contratto di sponsorizzazione per 250mila euro, mentre in realtà la Seven ne aveva offerti e pagati centomila in più. Dove sono i soldi mancanti, quindi? Erano stati dati, dal 38enne, alla società Be Consulting, dove doveva essere assunto. Quindi ha dato loro una sorte di dote, tutto all’oscuro del suo capo, la madre di Fedez, e di Fedez stesso.

Per il PM, il 38enne avrebbe fatto credere a Berrinzaghi di «aver raggiunto un accordo economico con Seven relativo a una attività promozionale che avrebbe svolto l’artista per un importo di 250 mila euro anziché di 350 mila», leggiamo nell’atto. Tuttavia, «in seguito ad accordi tra la medesima e Doom, trattandosi di una operazione intercompany» (Be Consulting fa parte del gruppo Be che ha finanziato la Doom e che ne detiene la maggioranza delle quote), è riuscito a convincere il marchio di zaini a versare i centomila sul conto di Be Consulting. Ovviamente, però, gli accordi non c’erano.

Secondo la procura, l’uomo avrebbe «insistito perché il contratto con Seven venisse firmato direttamente da Be Consulting», in modo da far allontanare i sospetti su di sé e anche per giustificare l’incasso dei centomila euro da parte della società che lo stava per assumere. Quando però la madre di Federico avrebbe detto di no, lui avrebbe «proposto di stipulare un contratto a tre, tra Seven, Doom e Be Consulting».

A denunciare la vicenda è stata proprio Annamaria Berrinzaghi, accortasi della truffa. Ad assisterla c’è il legale Gabriele Minniti e la procura, terminate le indagini ha notificato l’avviso di garanzia al 38enne ed è pronta a chiedere il rinvio a giudizio.

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