Erasmus: KFC…e poi si smaltisce al parco nazionale di Paklenica

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Bentornati nella mia rubrica dedicata alla mia esperienza Erasmus! So che vi avevo detto che vi avrei fatto vedere i centri commerciali ma, anche una volta, ho avuto altro da fare. Ma prima di andarmene lo faccio, lo giuro. In questa settimana, comunque, oltre ad aver studiato e ad aver svolto un altro esame, ho passato una splendida, ma stancante, giornata al Parco Nazionale di Paklenica, per cui vi racconterò di questa splendida esperienza, ovviamente postandovi anche qualche foto in modo da farvi rendere conto di quanto il posto fosse bello e magico.

La settimana è cominciato in un modo piuttosto tranquillo. Sia io che il mio ragazzo abbiamo studiato, abbiamo mangiato, abbiamo guardato film o serie tv come in una qualsiasi giornata. Giovedì ho poi svolto il mio esame, un esame orale in cui ho parlato della Brindisi romana tramite un Power Point, che mi ha confermato come qui i professori siano degli angeli mandati dal cielo che ti fanno sentire a tuo agio durante un esame e, soprattutto, che ti trattano con rispetto ed educazione, senza sentirsi superiori verso di te.

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Io davanti al KFC dopo aver strafogato

Venerdì, invece, sono andata a un centro commerciale dove c’è la Douglas, con l’obiettivo di acquistare dei prodotti di The Ordinary, tuttavia tutti e due i prodotti che volevo non erano disponibili. Ci siamo comunque fatti un giro ma c’erano solo negozi di scarpe o vestiti, per cui un po’ noioso. Era sì un grande centro commerciale, con scale mobili, tantissimi negozi (c’era anche il McDonald’s all’interno o negozi di cibo italiano o cinese), tuttavia nulla di nostro interesse. La giornata è stata però svoltata dal KFC, la prima volta che ci vado in Erasmus.

Chi mi segue su Instagram sa che desideravo andare al KFC dallo scorso anno, da prima di partire in Erasmus, quando è stato aperto a Bari, ma che non sono riuscita ad andare a causa della quarantena, delle zone rosse/arancioni o per un diluvio universale proprio il giorno in cui avevo programmato di andarci. Quindi, quando mi sono trovata davanti al KFC a Zadar, per me è stato un sogno. Abbiamo mangiato fuori al ristorante e poi siamo tornati a casa. È stato abbastanza soddisfacente.

Erasmus: il parco nazionale di Paklenica

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Il mio ragazzo mentre cammina in uno dei tanti sentieri

Anche questo sabato in Erasmus abbiamo deciso di scalare una montagna, quella del parco nazionale di Paklenica, che si trova a circa 50 minuti da Zadar e si raggiunge facilmente con un bus. Il parco nazionale è lontano circa 1 km dalla fermata del bus e, infatti, non vi nego che oggi, domenica, sono stata tutto il giorno seduta perché ho i polpacci in fiamme e non riesco proprio a muovermi. Ma non pensate che sia stato quel km su un marciapiede il problema.

Non appena arrivati al parco dovrete pagare il biglietto per entrare, per gli studenti (Erasmus e non) costa 25 kn, mentre per i visitatori adulti 40 kn, quindi rispettivamente 3 euro e 5 euro. La strada è abbastanza tortuosa, non appena noi siamo arrivati, alle 9 circa, era desolato e non c’era nessuno, ma quando ce ne stavamo andando c’erano tantissime persone che provavano a scalare la montagna con corde e funi (cosa che io non ho ovviamente fatto, in caso qualcuno pensasse che abbia scalato la montagna in quel modo).

Io ho fatto tutto camminando su sentieri pieni di rocce da cui ho rischiato di cadere più volte (immaginate morire in Erasmus perché caduta da una montagna). Però è stato molto bello, in particolare per la vista mozzafiato, per il profumo di natura e anche per l’acqua del torrente che ho bevuto molto volentieri (solo dove c’era scritto acqua potabile, ovviamente). Sono anche andata a un bagno e ho provato l’ebrezza di fare pipì in un buco. Ammetto però di aver avuto paura che spuntasse qualcosa. Immaginate come sarebbe stato raccontarlo: “mentre ero in Erasmus, ho fatto pipì dentro un buco al parco nazionale di Paklenica, e qualcosa mi ha morso il sedere”. Iconico. E doloroso.

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Io arrivata in cima alla montagna mentre mi godo la vista dopo essermi riposata per terra per 10 minuti in modo da riprendermi da tutta la stanchezza

Non abbiamo visitato la cava presente proprio in cima alla montagna, ma ci siamo fermati al belvedere, che era davvero un bel vedere. Sebbene fossimo in alto si continuava a sentire il torrente, insieme agli animaletti e ovviamente al silenzio della natura. All’andata non abbiamo praticamente incontrato nessuno, per cui se volete fare una gita nella tranquillità, vi consiglio di andare molto presto (ovvero verso le 9).

Considerato che noi abbiamo iniziato la vera e propria scalata alle 10 (arrivati a un certo punto vi troverete di fronte a un bivio, a sinistra si sale, a destra si scende) e alle 11:30 siamo arrivati in cima. Ammetto però di essermi fermata più volte, il cartello diceva che si scalava in 40 minuti. Noi ci abbiamo messo giusto qualche minuto in più.

Una volta scesi nel tragitto abbiamo incontrato tante persone e tutti ci salutavano, è stato bellissimo perché dimostra quanto qui le persone siano educate. Nulla da togliere agli italiani, ma in Italia queste cose non avvengono. A volte non dicono “buongiorno” neanche se entrano in un negozio. Al ritorno, come avrete capito, abbiamo incontrato più persone, e questo è molto strano poiché chi è il pazzo che scala una montagna con il sole sulla testa? Per me è stato terribile, e infatti mi è anche venuto mal di testa e ho dovuto prendere il mio primo medicinale da quando sono in Erasmus.

Ma è stata comunque una splendida esperienza, per cui, che veniate in Croazia in Erasmus o anche solo per una vacanza, io vi consiglio di visitare il Parco Nazionale di Paklenica. È stancante, ma ne vale completamente la pena. Ora vi lascio altre foto oltre a quelle che avete visto nell’articolo, in modo che possiate rendervi anche voi conto di quanto questo posto sia meraviglioso.

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