Elon Musk fa un passo indietro con i Bitcoin: non si potrà più acquistare la Tesla

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Più volte abbiamo parlato di Bitcoin in relazione con Elon Musk, CEO della Tesla che ha incitato a comprare la moneta virtuale ma allo stesso tempo di farlo con cautela. Tutto ciò che scrive sui social o afferma agli show fa muovere il mercato online, e lui lo sa benissimo. Qualche mese fa aveva permesso agli utenti di poter acquistare la Tesla con la moneta virtuale, adesso però ha deciso di fare un passo in dietro.

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Fonte: pinterest

Le criptovalute sono sempre più popolari, in particolare fra i giovani. Negli scorsi mesi abbiamo parlato di come il Bitcoin fosse salito raggiungendo valori che non aveva mai toccato (abbiamo visto che una parte dei meriti per la crescita della moneta virtuale andasse anche allo stesso Elon Musk), ma allo stesso tempo qualche settimana fa è enormemente crollato.

Più volte Elon Musk si è espresso a favore delle criptovalute e più volte i suoi commenti hanno cambiato il mercato delle monete virtuali. A febbraio, in un video, sottolineava le «buone possibilità che le criptovalute saranno la futura valuta della Terra» e in più ha ritenuto saggio per le persone investire i propri risparmi in criptovalute. Tuttavia, in un video postato su Twitter e su Youtube, ha anche invitato i suoi followers a essere prudenti.

A inizio febbraio, la Tesla ha annunciato di comprare il $1.5 miliardi di criptovalute. La società ha affermato di aver preso questa scelta per una «maggiore flessibilità per diversificare ulteriormente e massimizzare i rendimenti sul nostro denaro». In più, ha anche detto che inizierà ad accettare pagamenti in bitcoin per i propri prodotti. Questa decisione ha reso la Tesla di Elon Musk la prima grande casa automobilistica ad accettare la criptovaluta per i pagamenti.

Elon Musk e il Bitcoin

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Fonte: pinterest

In un post su Twitter, Elon Musk, che ormai è seguito non solo per le sue imprese assurde ma anche per il suo interesse per il mercato delle criptovalute, ha deciso di fare un passo indietro sui Bitcoin per quanto riguarda l’azienda Tesla di cui lui è CEO, poiché si è reso conto di quanto il Bitcoin sia una fonte di inquinamento e quindi non ritiene che sia saggio investirci. Inutile anche dirvi che la moneta è scesa del 16%.

Nel tweet, Elon Musk scrive: «Tesla ha sospeso gli acquisti di veicoli con Bitcoin. Siamo preoccupati per il rapido aumento dell’uso di combustibili fossili per l’estrazione e le transazioni di Bitcoin, in particolare il carbone, che ha le peggiori emissioni di qualsiasi combustibile», scrive, spiegando che la decisione è stata quindi presa in seguito all’analisi dell’inquinamento che i Bitcoin comportano.

Comunque, ritiene sempre che «la criptovaluta è una buona idea su molti livelli e crediamo che abbia un futuro promettente, ma questo non può avere un grande costo per l’ambiente» e aggiunge che «Tesla non venderà alcun Bitcoin e abbiamo intenzione di usarlo per le transazioni quando ci sarà stata una transizione del mining verso fonti di energia più sostenibili. Stiamo anche guardando altre criptovalute che utilizzano <1% di energia Bitcoin/transazione.»

Cos’è il bitcoin?

Il bitcoin è una moneta virtuale istituita nel 2009 da uno (o più) hacker sotto lo pseudonimo Satoshi Nakamoto. Come funziona? A differenza di tutte le altre valute, dell’euro, del dollaro, della sterlina, della kuna, il Bitcoin non è gestito da una Banca centrali che la distribuisce, ma è basato solamente su due principi: un «network di nodi» e «una forte crittografia». Per capire di più su questi principi, leggiamo la definizione di Borsa Italiana:

  • «un network di nodi, cioè di pc, che la gestiscono in modalità distribuita, peer-to-peer»;
  • «forte crittografia per validare e rendere sicure le transazioni».

Per utilizzarlo basta creare un portafoglio o un conto virtuale e poi accedere ai siti che offrono il bitcoin in cambio di denaro. Si può comprare il bitcoin sia tramite un bonifico che con carte ricaricabili. Poi, puoi scegliere se scambiarli oppure spenderli (le attività che li accettano, sia online che fisiche, sono sempre di più). L’Unione Europea ha approvato e riconosciuto l’utilizzo dei bitcoin e delle criptovalute con la Direttiva Ue 2018/843, «stabilendo però che tutti i provider di servizi di portafoglio digitale dovranno applicare controlli sistematici sulla propria clientela per porre fine al regime di anonimato associato alle valute virtuali».

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Photo by David McBee on Pexels.com

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