Elon Musk: Neuralink sotto indagine federale per aver ucciso 1500 animali

Condividi

Elon Musk ne ha fatta un’altra? Sì, ma questa volta un po’ più grave del solito: sembrerebbe infatti che il nuovo proprietario di Twitter e anche fondatore di Neuralink (che è l’azienda di cui parleremo oggi) abbia fatto morire 1500 animali per i propri esperimenti, dal 2018 a oggi. Ci rendiamo conto che una storia del genere, in un periodo come il 2022 in cui si è tanto sensibili alla singola vita, inclusa quella degli animali, non può passare di certo inosservata. E infatti adesso Elon Musk si trova sotto indagine federale, e vedremo se riuscirà a uscirne pulito.

elon-musk-neuralink-indagine-federale

Non è la prima volta che Elon Musk fa parlare di sé per quanto concerne i diritti umani: di fatti, proprio di recente l’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Turk ha scritto una lettera aperta al CEO di Neuralink, affinché garantisca «che il rispetto dei diritti umani sia centrale sul social network». «Come tutte le aziende, Twitter deve comprendere i danni associati alla sua piattaforma e adottare misure per affrontarli. Il rispetto dei nostri diritti umani condivisi dovrebbe stabilire le barriere per l’uso e l’evoluzione della piattaforma». Questo avvenne dopo che il proprietario di Twitter ha cominciato una serie di licenziamenti del precedente staff del social.

Una lotta durata mesi e mesi quella di Elon Musk per acquistare Twitter,, con trattative, rifiuti e poi l’obiettivo raggiunto. Ma perché Musk dovrebbe volere Twitter? «Questo non è un modo per fare soldi. Il mio forte senso intuitivo è che avere una piattaforma pubblica che è massimamente affidabile e ampiamente inclusiva è estremamente importanteLo faccio per il futuro della civiltà, non mi interessa l’aspetto economico», disse. Vi ricordiamo, infatti, che proprio di recente l’imprenditore aveva parlato dell’idea di un nuovo social, «considerando che Twitter funge da facto da piazza pubblica, il mancato rispetto dei principi della libertà di parola mina fondamentalmente la democrazia».

Tutto è comunque iniziato quando a inizio aprile ha acquistato il 9,1% di Twitter, divenendo quindi il più grande azionista della piattaforma. La società ha risposto offrendogli un posto nel Consiglio di amministrazione, una mossa che lo avrebbe limitato a possedere solo il 15 per cento della società. Inizialmente Musk ha pensato di accettare, ma poi ha rilanciato: il suo obiettivo era comprare la piattaforma a un prezzo molto superiore a quello di mercato. Inizialmente il Cda pensava di rifiutare, ma poi la situazione è cambiata e secondo l’agenzia Bloomberg, le trattative per la vendita a 43 miliardi di dollari per l’acquisto di Twitter da parte di Elon Musk sarebbero state nelle fasi finali ad aprile scorso.

Qual è stata la prima azione del leader? Licenziare tutti gli attuali dirigenti: Parag Agrawal, amministratore delegato di Twitter; Ned Segal, direttore finanziario; Vijaya Gadde, il massimo dirigente legale e politico, e Sean Edgett, il consigliere generale. Il primo era stato nominato amministratore delegato di Twitter l’anno scorso e si era scontato non solo privatamente ma anche pubblicamente con Musk da quando si è cominciato a parlare di acquisizione. Ma adesso Elon Musk ha gli occhi di tutti addosso, ancora più del solito, e sicuramente dalla morte di 1500 animali potrebbe non riuscire a uscirne pulito.

Elon Musk e l’indagine federale su Neralink

Fondata nel 2016 da Musk e da un gruppo di ingegneri, Neuralink sta costruendo un’interfaccia di chip cerebrale che può essere impiantata all’interno del cranio, che si dice potrebbe eventualmente aiutare i pazienti disabili a muoversi e comunicare di nuovo, e anche a ripristinare la vista. Il dispositivo di Neuralink ha un chip che elabora e trasmette segnali neurali che potrebbero essere trasmessi a dispositivi come un computer o un telefono. L’azienda spera che una persona sia potenzialmente in grado di controllare un mouse, una tastiera o altre funzioni del computer come i messaggi di testo con i propri pensieri.

elon-musk-neuralink-indagine-federale

Neuralink ritiene inoltre che il suo dispositivo alla fine sarà in grado di ripristinare l’attività neurale all’interno del corpo, consentendo a chi ha lesioni al midollo spinale di muovere gli arti. L’azienda con sede a San Francisco e Austin aspira anche a curare condizioni neurologiche come l’Alzheimer e la demenza. Neuralink ha prodotto diversi esempi di test con successo di aspetti della sua tecnologia sugli animali, incluso un video nel 2021 che mostrava un macaco che giocava a un semplice videogioco dopo essere stato impiantato con un chip cerebrale. In un webcast di presentazione la scorsa settimana, l’azienda ha mostrato miglioramenti nella velocità e nelle capacità del chip.

Tuttavia, secondo alcuni documenti esaminati da Reuters e fonti a conoscenza dell’indagine, lo staff della Neuralink, che ha come obiettivo quello di fare camminare delle persone paralizzate o curare altri problemi neurologici, ha lamentato test condotti troppo velocemente causando sofferenza e morte di molti animali innocenti. Sembrerebbe tra l’altro che l’indagine, di cui non è stata data notizia fino a pochi giorni fa, sia stata aperta nei mesi scorsi dall’ispettore generale del Dipartimento dell’agricoltura degli Stati Uniti su richiesta di un procuratore federale.

L’indagine, ha affermato una delle fonti, si concentra sulle violazioni dell’Animal Welfare Act, che regola il modo in cui i ricercatori trattano e testano alcuni animali. Ricordiamo che queste leggi proteggono in generale gli animali, anche, ad esempio, dai test per i prodotti di make up che spesso risultano persino mortali per degli animali. In Europa, comunque, è vietato testare sugli animali, e tutti i prodotti che sono destinati al mercato europeo devono rispettare queste regole.

Secondo i dati condivisi da Reuters, in tutto Neuralink avrebbe ucciso circa 1500 animali, inclusi oltre 280 fra pecore, maiali e scimmie, nei suoi esperimenti condotti dal 2018. Secondo una revisione Reuters di dozzine di documenti Neuralink e interviste con più di 20 attuali e ex dipendenti la quantità e il ritmo delle sperimentazioni sarebbero stati aumentati su insistenza dello stesso Musk. Tali test falliti hanno dovuto essere ripetuti, aumentando il numero di animali sottoposti a test e uccisi. I documenti aziendali, in più, includono messaggi precedentemente non segnalati, registrazioni audio, e-mail, presentazioni e rapporti.

Reuters fa sapere di non aver potuto determinare l’intera portata dell’indagine federale o se coinvolgesse gli stessi presunti problemi con i test sugli animali identificati dai dipendenti nelle interviste di Reuters. Un portavoce dell’ispettore generale dell’USDA ha rifiutato di commentare. Le normative statunitensi non specificano quanti animali le aziende possono utilizzare per la ricerca e danno un ampio margine di manovra agli scienziati per determinare quando e come utilizzare gli animali negli esperimenti. Neuralink ha superato tutte le ispezioni USDA delle sue strutture, come mostrano i documenti normativi.

elon-musk-neuralink-indagine-federale

Sia chiaro che il numero totale di animali morti non indica necessariamente che Neuralink stia violando regolamenti o pratiche di ricerca standard, in quanto molte aziende usano abitualmente gli animali negli esperimenti per far progredire l’assistenza sanitaria umana e devono affrontare pressioni finanziarie per portare rapidamente i prodotti sul mercato. Gli animali vengono generalmente uccisi quando gli esperimenti sono completati, spesso in modo che possano essere esaminati post mortem per scopi di ricerca.

Quindi perché Elon Musk è sotto indagine federale? Perché i dipendenti attuali ed ex di Neuralink affermano che il numero di morti di animali è superiore a quello necessario per motivi legati alle richieste di Musk di accelerare la ricerca, in altre parole Musk avrebbe spinto al massimo per accelerare i progressi di Neuralink, che dipendono fortemente dai test sugli animali e quindi sono morti più animali del previsto.

Non perderti le nostre news!

Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.