Élite 5: recensione della serie che sarebbe dovuta finire… qualche stagione fa 

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Delusione, noia, sensazione di déjà-vu. Ecco come descrivo la quinta stagione di Elite, serie Netflix di gran successo, tanto da arrivare a una quinta stagione, quando ci saremmo potuti fermare a una prima, massimo seconda. Non vi annoierò con la mia solita rabbia repressa (mica tanto repressa) nei confronti di Netflix che cancella serie meravigliose ma poi continua a mandare avanti e avanti, allungando il brodo finché davvero non fa pena, tuttavia devo dirvi che da questa stagione di Elite sono stata davvero delusa, sebbene le aspettative fossero già abbastanza basse. D’altronde, forse solo la prima stagione, massimo la seconda, è stata interessante.

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Primo cast di Elite

Nella quinta stagione di Elite abbiamo dovuto dire addio a diversi personaggi, che probabilmente erano anche divenuti il motivo per cui continuavamo a vedere la serie e che, sotto un certo punto di vista, la portavano avanti. Non è la prima volta che vediamo una serie che cambia il cast nel corso delle stagioni (insomma, siamo cresciuti a pane e Skins), tuttavia dobbiamo ammettere che con questo nuovo cast, che comunque ospita anche attori che già erano presenti nelle altre stagioni, si è perso tutto il filo del discorso. La mancanza di quei due-tre personaggi si sente, e anche tanto.

Con la quarta stagione, ci eravamo fermati con la morte di Armando, ucciso a Capodanno a casa di Philippe, che potrebbe essere stato ucciso da Guzman (solo ipotesi dovute alla fuga di quest’ultimo). L’inizio della quinta inizia proprio con le indagini della polizia sull’omicidio. Tuttavia, questo è un dettaglio molto, molto, laterale della serie. Sebbene dovrebbe essere il filo narrativo, in realtà passa molto in secondo piano in seguito ai troppi eventi, alla troppa necessità di mostrare nudità, droga e scene sessuali per la gran parte dei minuti di tutti gli episodi.

D’altronde, è la stessa Georgina Amoros a descrivere il tema di questa quinta stagione di Elite: «Il thriller, il sesso e la festa sono elementi che sono sempre stati nella serie e lo saranno sempre. Le scene di sesso possono sempre esistere. Quindi ognuno di noi pensa se sia necessaria una nudità e ci muoviamo in accordo con il regista. Anche perché una cosa “insinuata” può essere perfettamente più sensuale di un nudo completo». Omar Ayuso ha aggiunto che ci sono scene molto più erotiche rispetto a quelle di sesso: «i nudi che mi piacciono di più quando vedo altri prodotti sono quelli che non hanno un rapporto diretto con l’atto sessuale». Ma ha funzionato davvero?

Elite: recensione della quinta stagione

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Il modo in cui sarebbe divertente e interessante guardare Elite, è facendo un gioco alcolico. Uno shottino ogni volta che qualcuno pomicia, fa sesso, si struscia, o ci sono scene erotiche in generale. Sareste ubriachi già a metà del primo episodio. Per carità, nel 2022 il sesso non è più un tabù, ma in questa stagione passa completamente in secondo piano la vera trama e diventa quasi fastidioso. È bello vedere scene di sesso, quando sono giustificate. I personaggi di Elite invece fanno sesso e basta, così, a caso. Questa sarà letteralmente la mia prima recensione negativa, sappiatelo.

Una cosa che avremmo potuto apprezzare sono gli spunti narrativi riguardo il supporto psicologico o l’omosessualità/bisessualità. Peccato che i primi rimangono un mero spunto narrativo in quanto vengono trattati davvero pochissimo con il personaggio di Phillipe, che vuole guarire, cerca di migliorarsi e di essere una persona più buona. Tuttavia, come ho scritto, è solo un punto marginale di tutta la serie, di cui in pochi si rendono conto in quanto ci sono troppi temi, troppi argomenti che potrebbero essere approfonditi, ma si cade poi sempre nell’erotico.

Riguardo l’omosessualità/bisessualità, viene principalmente trattata con le scene di sesso fra Ivan, figlio del calciatore più famoso al mondo, e Patrick. Oppure fra Patrick e il padre di Ivan. Carino il dettaglio che ci sia un ragazzo ancora insicuro sulla propria sessualità che si trova davanti un ragazzo che invece sa perfettamente chi è sotto quel punto di vista. Però è abbastanza ripetitivo e fastidioso. Ci dà come la sensazione di averlo già visto. Tra l’altro, Ivan, se la fa non solo con Patrick, ma anche con Ari, sua sorella. Fidanzata con Samuel, che è uno dei personaggi rimasti decenti.

A proposito di Samuel, ha dei problemucci con Omar, il coinquilino, principalmente perché lui aiuta quanto può Bilal, un ragazzo scappato dalle Isole Comore e bersaglio della malavita. È stato un personaggio un po’ inutile da aggiungere, nel senso che la stagione sarebbe andata avanti benissimo anche senza di lui, tuttavia è comunque meglio di Isidora. Sì, parliamo di Isidora, la nuova contessina. Un’ereditiera di Ibiza che prende il premio di personaggio più fastidioso della stagione.

Antipatica, molto montata di testa, sempre aggressiva con tutti. Ama la vita pazza, ma nasconde anche un lato sensibile. Insomma, come tutto il resto, non è un personaggio nuovo, ma riciclato. E sappiate che dispiace molto scrivere queste parole, perché Elite ha avuto delle prime stagioni (e in particolare la prima) che hanno davvero avuto un successo strabiliante e soprattutto meritato, mischiando omicidio e teen drama come ci sono riusciti in pochi. Ma adesso, ha decisamente preferito il teen drama e il pubblico di adolescenti che vogliono solo vedere il cast mezzo nudo, a tutto il resto.

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Facciamo anche una menzione a Mencia e Rebeka, che forse sono davvero l’unica cosa che mi è piaciuta in questa stagione (insieme all’amicizia fra Rebeka e Cayetana). La loro è una relazione molto frastagliata, scopriamo un po’ di più dell’orientamento sessuale di quest’ultima che nell’ultima stagione aveva dimostrato interesse per le ragazze ma non era chiaro se fosse per le ragazze o anche per le ragazze, ma a quanto pare è «molto più Lesbo dell’isola greca». Mencia è cresciuta. Non è più la figlia ribelle ma cerca persino di sostenere il padre e soprattutto la sua famiglia, nonostante tutto e tutti. Ma nel momento in cui sbaglia, è capace di andargli contro. Questo ci è piaciuto.

In conclusione, la serie potrebbe riprendersi magari cercando di ritrovare la trama ed evitare di voler solo “scandalizzare” con le scene erotiche e da ribelli, come la festa/baccanale creata come ribellione a un padre e preside dittatore (tra l’Elite non esiste manifestare in piazza? Si risolve tutto con alcol, droga e sesso? Chiedo per un’amica), ma i new entry del cast non sono minimamente all’altezza degli attori che rimpiazzano. Magari dobbiamo ancora prendere confidenza con i loro personaggi. Vedremo con la prossima stagione, perché tanto siamo sicuri che Netflix continuerà ad allungare il brodo.

L’opinione online

Non scherzo quando dico che non ho trovato un misero commento realmente positivo su questa stagione, ma ci sono solo persone che rimpiangono il vecchio cast. Qualcosa dovrà pur dire (che sarebbe dovuta finire proprio con la terza stagione, scusate non faccio io le regole).

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