E rieccoci con l’ennesimo DPCM (scusate, decreto di legge)…

Condividi

Sarà l’ultima modifica del DPCM del 2020? Beh, speriamo di sì, perché ci siamo stancati. A inizio dicembre tutti i vertici del governo erano convinti e sicuri che a metà dicembre l’Italia sarebbe stata gialla (per non parlare di quando ci dicevano che a Natale sarebbe finito tutto e l’avremmo passato con i nostri cari, ma non tocchiamo questo delicato argomento), ma, come scrisse Laura Pausini su Twitter, «eppure…non è cosi 🙂 baci».

A essere onesti, lo hanno fatto davvero. Hanno detto che a metà dicembre l’Italia sarebbe stata gialla e sì, dal 20 dicembre tutta l’Italia è gialla. Fino al 23. La situazione è davvero tragicomica e non so se incolpare gli Sherlock Holmes che hanno ben pensato di fare assembramenti come se non stessimo vivendo una pandemia da mesi (MESI!) o il governo perché non è riuscito dopo mesi (MESI!) a prendere la scelta giusta al momento giusto e non tutto in fretta.

Quindi, sì, l’Italia intera sarà gialla per quei tre giorni sputati e poi tornerà rossa e arancione e rossa e arancione e… mi sono persa. Insomma, vedremo nei paragrafi successivi i giorni precisi con le precise ordinanze in modo da riuscire a rispettare la legge. E fatelo, sarà difficile ovviamente, ma cercate di rispettare queste benedette leggi perché, altrimenti, ci ritroveremo in questa situazione stile eterno ritorno di Nietzsche.

L’ultimo DPCM l’ho descritto come catastrofico, ricordate, sì? Beh, questo non è un DPCM, ma un decreto legge (per comprendere la differenza vi reindirizzo a un sito che ve la spiega in modo decisamente migliore di come lo farei io che non ho alcuna competenza in giurisprudenza), ma più che catastrofico mi viene da etichettarlo come… insensato? No. Ridicolo? No, no. Burlesco? Forse. Diciamo che è difficile definirlo, perché è già complesso comprenderlo.

Bando alle ciance e alle mie opinioni che non interessano a nessuno, passiamo subito all’argomento principale per cui tutti avete deciso di aprire quest’articolo: cosa potremo fare a Natale? 

DPCM Natale: cos’è consentito e cosa non lo è

dpcm-natale-definitivo
Fonte: freepik

Continuiamo a scrivere DPCM per abitudine, ma, come abbiamo già scritto sopra, è un decreto di legge, voi fatemela passare. Iniziamo dalla suddivisione dei giorni perché, sì, non basta che ci abbiamo fatto la pagliacciata di solo tre giorni (dal 21 al 23) in zona gialla, ma hanno anche deciso di alternare i giorni tra rossi e arancioni, ma con delle deroghe nei rossi che li fanno assomigliare alle arancioni o proprio alle gialle. Insomma, il circo.

I giorni in cui l’Italia sarà in zona rossa con questo nuovo DPCM saranno il 24, 25, 26, 27, 31 dicembre 2020 e 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio 2021. I giorni di zona arancione saranno, invece, solo 4, ovvero il 28, 29, 30 dicembre 2020 e 4 gennaio 2021. In questi giorni si applicheranno diverse restrizioni che sono simili a quelle che ci sono in questo periodo ma con qualche cosa in più.

Faccio anche presente che sarà sempre consentito, a prescindere da quale sia il colore della regione, il rientro presso il proprio domicilio, la propria residenza e la propria abitazione (per il concetto di abitazione, che riguarda soprattutto i congiunti che non abitano nella stessa regione, consultate le FAQ uscite per lo scorso DPCM che trovate a questo link, leggete bene la definizione).

Zona arancione

dpcm-natale-definitivo

Iniziamo dalla zona arancione, che riguarda solo quei quattro giorni sopra elencati. Come è stato anche negli scorsi DPCM, è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori regionali o dai comuni diversi da quelli di residenza, domicilio o abitazione (in questi ultimi tre casi, però, è permesso rientrare, per cui non potete uscirvi ma potete comunque tornarci). Le eccezioni sono le solite: motivi di lavoro, di necessità e di salute.

L’attività dei servizi di ristorazione è sospesa, escluso per le mense, in presenza, ma è possibile comunque usufruire dei servizi di consegna a domicilio o di asporto (sempre fino alle 22:00, ora in cui scatta il coprifuoco e non sarà possibile uscire da casa). I centri commerciali e i negozi, invece, saranno aperti fino alle ore 21:00. C’è, poi, una novità.

Sarà possibile spostarsi sì solo all’interno del proprio comune, ma se abitate in un piccolo comune con meno di 5000 abitanti potrete spostarvi in un raggio di 30 km, senza però poter raggiungere i Comuni capoluoghi di regione, quindi solo fra comuni vicini.

Zona rossa

dpcm-natale-definitivo

Per quanto concerne gli spostamenti fra regioni è la stessa identica cosa della zona arancione: consentiti solo quelli per rientro in abitazione, domicilio e residenza o per lavoro, salute e necessità. Insomma, quello che abbiamo subito nelle ultime settimane. Cambia, però, una piccola cosa. Durante questi giorni festivi, quindi anche a Natale, potrete spostarvi dalle 5:00 alle 22:00 per raggiungere una sola volta al giorno una sola abitazione (quindi prendete la vostra decisione).

Ma adesso arriva la parte divertente su questo punto del DPCM. L’abitazione può essere di amici o parenti, ma comunque potrete spostarvi solo in due, a meno che non ci sia un minore di 14 anni che non viene considerato nel calcolo. Quindi, presupponiamo che siate una famiglia di tre persone, una madre, un padre e un figlio di 15 anni, uno dei tre dovrà restare solo a casa. Qual è il senso? 

Passiamo alla ristorazione. Come in zona arancione sono sospese le attività di ristorazione fatta eccezione del servizio a domicilio e di asporto. Tuttavia, i negozi e i centri commerciali saranno completamente chiusi, tranne che per quelli di generi alimentari o di prima necessità come farmacie, parafarmacie. Questo significa che se un centro commerciale ha al suo interno degli alimentari o delle farmacie, sarà aperto ma solo per quei punti vendita, gli altri negozi saranno chiusi.

 

Insomma, bene o male, non cambia nulla rispetto a come abbiamo vissuto nelle ultime settimane con l’ultimo DPCM, solo che qualcuno ci aveva detto che saremmo stati gialli fatta eccezione di festivi e prefestivi, per cui chissà per quale motivo hanno deciso di renderci arancioni anche negli altri giorni, visto che di libertà ne abbiamo avuta tanta quest’anno. Speriamo che il 2021 possa portarci più sale in zucca, non solo al governo che sicuramente avrà le sue motivazioni, ma soprattutto fra i cittadini.

Non perderti le nostre news!

Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.