Nuovo DPCM Natale: le news (quasi!) sicure

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Il tanto atteso e anche temuto DPCM di Natale è alle porte. Le news e i rumors diventano sempre di più e sempre più frequenti, e soprattutto negative nei confronti dei congiunti fuori regione che, sembrerebbe, che proprio non riescano a non essere visti come una minaccia. A postare le probabili restrizioni del decreto che uscirà a giorni, è stato il Corriere della Sera con un grafico molto esaustivo. Vediamo insieme cosa ci aspetta.

Ormai abbiamo analizzato così tanti probabili decreti che ci abbiamo quasi preso il gusto. Siamo passati da spostamenti solo nelle zone giallederoghe in tutte le regioni per vedere i congiunti a ci si sposterà solo se si ha il domicilio e la residenza. Tuttavia, quest’ultimo DPCM è il più curioso, più che altro perché vieterebbe gli spostamenti da una certa data fino a un’altra anche in zona gialla, ma non spiega se prima e dopo saranno consentiti in tutte le regioni.

Ci teniamo comunque a sottolineare che, sebbene questi siano quasi certi, non sono comunque confermati dai ministro o dal Premier Conte e, ormai dopo mesi e mesi in cui ci troviamo in questa triste situazione, lo abbiamo imparato: dobbiamo fidarci solo di quello che dice Giuseppe Conte, gli altri sono solo rumors che possono essere confermati come negati. Per cui noi oggi esporremo le varie ipotesi, ma ricordiamo che sono ancora solo ipotesi.

Oltre agli spostamenti fra regione, comunque, nel grafico postato dal corriere sul DPCM natalizio non si parla solo di spostamenti fra regioni che, tuttavia, sono decisamente il topic del momento per vari motivi, ma trattano anche altri argomenti come le case in villeggiatura, la quarantena, i centri commerciali e, soprattutto, il cenone di Natale (insieme alla messa che, con tutto il rispetto, sembra proprio stonare in mezzo a tutte le altre richieste serie).

DPCM Natale: cosa ci dobbiamo aspettare?

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Fonte: corriere

Potete, se volete, guardare il grafico e comprendere da soli quanto siano ingiusti molti punti. Oppure potete continuare a leggere e scoprire insieme a noi tutti i vari punti. Cercheremo di spiegarli al meglio delle nostre possibilità.

Spostamenti fra regioni

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Fonte: freepik

Partiamo dal topic più atteso di questo DPCM, quello fra lo spostamento fra regioni. Sembrerebbe che il governo avrebbe scelto di vietare a chiunque non abbia la residenza o il domicilio di non spostarsi nella settimana precedente a Natale, quindi dal 18 o il 19 dicembre. Questo perché la curva di contagi sembrerebbe essere ancora molto alta (ma che colpa ne hanno i congiunti? Provate a dare più restrizioni nelle regioni) e soprattutto non incoraggiante.

Gli scienziati del Cts hanno affermato che «Troppo alto è il rischio di far risalire la curva epidemiologica ora che le misure cominciano invece a dare risultati.» Non si sa come reagiranno i Presidenti di Regione a questa affermazione, ma i ministri Boccia e Speranza sono convinti che questo serva per «per evitare che possa ripetersi quanto accaduto durante l’estate con oltre 8 milioni di persone in movimento che nella settimana di ferragosto hanno provocato una seconda ondata tanto drammatica.»

Tuttavia, restano ancora delle domande. Prima del 18 le persone potranno spostarsi? E fino a quando sarà questa norma? Domande a cui, probabilmente (o almeno speriamo), risponderà il Premier Conte quando esporrà il DPCM.

Seconde case e impianti sciistici

Con questo nuovo DPCM sarà possibile muoversi per andare alle seconde case? Apparentemente sembrerebbe che potranno muoversi solo le persone che hanno domicilio o residenza, per cui, anche in questo caso, potranno muoversi fuori regione solo le persone che sono residenti o domiciliati in quest’ultima. Tuttavia, chi vuole muoversi prima del blocco del 18 per andare a una casa di villeggiatura, potrà farlo tranquillamento.

Stessa cosa vale per chi vorrà passare le festività in hotel o alberghi, che saranno aperti anche nelle località dove gli impianti sciistici sono chiusi. Riguardo quest’ultimi, saranno chiusi come anche durante il DPCM già in vigore, in modo da evitare assembramenti e altri contagi.

Persone dall’estero

Qui, c’è davvero da ridere, perché, sebbene i congiunti fuori regione e quindi residenti e domiciliati in Italia non possono muoversi per andare dai propri affetti, chi vive all’estero può farlo benissimo, così come anche chi vuole andare a sciare all’estero per poi tornare in Italia. L’importante è, come abbiamo visto in un precedente articolo, che facciano la quarantena.

Una delle ipotesi è che la quarantena dovrà essere fatta solo da chi andrà in uno Stato dove gli impianti sciistici sono ancora aperti, ma si sta ancora discutendo con l’Unione Europea per comprendere come comportarsi in modo da non attuare delle norme che potrebbero risultare ostili verso gli altri paesi.

Centri commerciali e ristoranti

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Fonte: freepik

Passiamo ora ai centri commerciali e ai ristoranti. Si pensa, in questo DPCM natalizio, che i negozi potranno restare aperti fino alle 21 e probabilmente sarà concesso anche ai centri commerciali di restare aperti durante il weekend in modo da «favorire lo shopping», come aveva già detto il Premier Conte la scorsa settimana, invitando comunque gli italiani a «trascorrere feste all’insegna della sobrietà».

I ristoranti invece in fascia gialla saranno chiusi dalle 18, mentre in zona arancione e rossa la sospensione durerà per tutta la giornata, inclusi il giorno di Natale e Santo Stefano. Probabilmente questo provvedimento sarà attuato anche nella giornata di Capodanno, ma, come detto, sono ancora solo ipotesi.

Coprifuoco e cenone

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Fonte: freepik

Infine, gli ultimi due punti del DPCM riguardano il coprifuoco, che al momento è alle 22, e il cenone di Natale. Riguardo al primo si pensa che non venga fatto nulla a riguardo, per cui continuerà a essere dalle 22 alle 6 del mattino. Per il secondo invece non si può fare nulla, poiché nelle abitazioni private è impossibile assicurarsi che il divieto venga rispettato. Probabilmente ci saranno solo delle raccomandazioni di essere massimo 6 o 8 persone.

Riguardo la messa di Natale, invece, non si farà nulla. O meglio, verranno svolte durante tutta la giornata come al solito, solo che l’ultima potrebbe essere alle 21 o alle 22. Insomma, è giusto far assembrare le persone in una chiesa (ricordiamo anche che non tutte le chiese sono grandi quanto il Duomo), ma non è corretto far viaggiare nella più totale sicurezza le persone.

Hanno anche deciso di mettere delle restrizioni sui botti, che potranno essere acquistati ma, ovviamente, non devono essere condivisi con altre persone se non con parenti stretti. Insomma, niente feste immense, come anche niente feste in piazza.

 

Voi cosa ne pensate? Questi provvedimenti sono giusti o pensate che abbiano esagerato non centrando il punto del problema?

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