DPCM modificato: in arrivo lockdown 2?

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A distanza di un anno dalla conferenza in cui Conte ci annuncia che l’Italia sarebbe entrata in un lockdown per solo 15 giorni che poi, poco a poco, sono diventati 2 mesi, gli scienziati del Cts stamattina si sono riuniti alle 9 e hanno stabilito che la zona gialla non basta più, mettendo anche in gioco la possibilità di un lockdown di tre settimane.

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Fonte: twitter

Sembra proprio che questo periodo non finirà mai. Erano 15 giorni, ma dopo un anno siamo ancora nella stessa situazione di un anno fa. Non abbiamo, per ora, un lockdown totale in tutta Italia, tuttavia molte regioni si trovano in zona rossa e quindi stanno nuovamente vivendo quel marzo 2020. Molte cose, però, sono cambiate, come il nostro Presidente del Consiglio.

Solo la settimana scorsa Mario Draghi ha firmato il suo primo DPCM, ma qualcosa adesso non va. Le misure previste erano molto simili a quelle dell’ultimo DPCM Conte, ma adesso le cose sono cambiate un tantino, dopo un incontro con i tecnici del Cts che erano stati convocati in mattinata dalla Cabina di regia. Il DPCM sarà modificato.

Ci prepariamo a un lockdown 2.0?

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Fonte: twitter

Avremo la notizia ufficiale entro venerdì 12 marzo, con delle misure che entreranno in vigore già dal prossimo weekend. Ovviamente questi sono ancora dei rumors, il Cts ha dato il via libera per modificare il DPCM, ma non sappiamo se sarà effettivamente modificato, anche perché non tutti, nel governo dei migliori, sono favorevoli a un lockdown generalizzato.

«La zona gialla non basta più e sopra i 250 casi per 100mila abitanti si va in rosso», ci riporta La Repubblica. Questo ci fa pensare a un lockdown 2.0, in particolare dopo che è stato dato il via libera per avere delle misure più stringenti per evitare la circolazione del Covid-19 nel paese perché, a quanto pare, la zona gialla non è più abbastanza per contrastare la pandemia.

Tra le varie ipotesi, si pensa che potrebbe esserci un lockdown simile a quello che abbiamo avuto durante il periodo di Natale in tutta Italia. Si ipotizzano dei lockdown nel weekend, con bar e ristoranti aperti solamente con l’asporto e con la consegna a domicilio e, ovviamente, i negozi non essenziali chiusi. Gli spostamenti saranno consentiti solo per i soliti motivi.

Un’altra delle ipotesi per questo lockdown è quella delle zone rosse in stile Codogno, in questo modo una città, un paese o una provincia entrerà automaticamente in zona rossa non appena si raggiungono 250 casi ogni 100mila abitanti, come già è successo in molte regioni. Questi rafforzamenti potrebbero ovviamente far fare un passo indietro per la riapertura dei luoghi di cultura.

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Fonte: twitter

Questi provvedimenti potrebbero dover valere per 3-4 settimane. Per ora. Secondo alcuni rumors si pensa anche che si potrebbe anticipare il coprifuoco alle ore 20:00, qualcuno ipotizza anche alle 19:00, tuttavia questo avrebbe un grande impatto anche sulle attività commerciali che si troverebbero a dover chiudere prima la propria attività.

Il Sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, si ritiene contrario al lockdown generalizzato: «Se chiedete la mia posizione su un lockdown nazionale, penso che adesso non serva qualcosa di generalizzato. Vanno guardati i dati di settimana in settimana. Sicuramente un rafforzamento di alcune misure è necessario. Nel frattempo la vaccinazione va avanti». Continua, poi:

«Non sono favorevole a un lockdown generalizzato ma a misure chirurgiche più o meno ampie a seconda delle aree, aspetterei che si pronunci il Cts. Un rafforzamento in alcune aree del Paese vi è già stato con le nuove Regioni che hanno cambiato colore.»

Gli esperti del Cts invece hanno poi invitato a «potenziare la campagna vaccinale e individuare nel più breve tempo le varianti del virus. Estendere la campagna vaccinale a più soggetti possibili e nei tempi più brevi possibili». E voi, cosa ne pensate? Avremo un lockdown 2.0?

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