“Don’t Say Gay”: Florida vuole approvare una legge anti-LGBT, ma Biden si oppone

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Non è la prima volta che parliamo della Florida e dell’omofobia latente che corre in questo Stato, tuttavia questa volta sembra che sia stato superato ogni limite: il senatore di stato repubblicano Dennis Baxley e il rappresentante di Stato Joe Harding hanno proposto un disegno di legge che gli attivisti hanno ribattezzato con “Don’t Say Gay“, ma il nome ufficiale è SB 1834, approvato l’8 febbraio dal Senato dello Stato con sei voti su nove.

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Fonte: Tampa Bay Times

Facciamo un passo indietro. Cos’è successo lo scorso anno? Principalmente una legge che ha avuto a che fare con le atlete transgender, un argomento che troppe volte è sulle bocche di persone che vivono di stereotipi e che quindi tendono a generalizzare e omologare tutte le atlete transgender, incluse le bambine o le ragazzine, come donne alte, forti e muscolose e che quindi vincono a prescindere. La legge in questione è la Fairness in Women’s Sports Act, approvata con 77 voti contro 40, con tutti i democratici che hanno votato a sfavore, escluso uno.

La comunità transgender si è subito schierata contro questa legge. Andrew Coleman, uomo transgender e studente della Florida State University, scrisse di «leggere questo disegno di legge e riconoscere la minaccia alla privacy e la mancanza di protezione legale potenzialmente di fronte ad atlete di sesso femminile. Leggete questo disegno di legge e riconoscere il danno perpetuante che questa legislazione ha per i bambini che vogliono solo vivere», mentre la democratica Anna Eskaman ritiene che lo sport sia divenuto un altro modo per attaccare i diritti delle persone trans, e questi fatti hanno causato un danno incredibile ai giovani trans che, come tutti i bambini, soprattutto nel bel mezzo della pandemia, meritano compassione e sostegno».

A un anno di distanza, però, la vita delle persone transgender non è minimamente migliorata, bensì è peggiorata persino quella delle persone LGBT a causa di questa legge, la SB 1834, meglio conosciuta come Don’t Say Gay, che vieta agli istituti scolastici di primo grado di discutere in classe orientamento sessuale e identità di genere, e anche a tutti gli altri gradi se le questioni non sono ritenute adatte all’età o allo sviluppo degli studenti.

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Fonte: BBC

Insomma, quello che il nostro DDL Zan avrebbe voluto fare per combattere l’ignoranza e l’omofobia ma che molti esponenti della destra hanno bloccato perché, secondo loro, se i bambini sentono parlare di LGBT diventano gay (eppure i ragazzi gay non sono diventati etero a sentir parlare sempre eterosessuali).

Don’t Say Gay: l’omofoba legge della Florida

Sottolineiamo qualcosa: la legge non è ancora ufficialmente approvata. Sebbene sia passata al Senato, andrebbero sistemate le discordanze con l’attuale HB 1557 depositata alla Camera dei rappresentati della Florida, tuttavia sembra che non manchi molto per far sì che questo avvenga. «Questo disegno di legge serve a difendere la responsabilità più impressionante che una persona possa avere: essere un genitore», ha dichiarato Joe Harding.

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Fonte: South Florida Sun Sentinel

Il governatore della Florida Ron DeSantis ha invece affermato: «Abbiamo visto casi di studenti a cui diverse persone a scuola dicevano: ‘Oh beh, non preoccuparti, non scegliere ancora il tuo sesso, fai tutte queste altre cose’. Non dicono ai genitori di queste discussioni che stanno accadendo. È del tutto inappropriato». Non sono a favore, però, molti studenti come ovviamente anche gli attivisti. Dalla loro parte anche molti educatori e genitori che sono scesi a manifestare contro la legge.

«Questo disegno di legge avrà un impatto reale e devastante sui giovani LGBTQ+, che già sperimentano tassi più elevati di bullismo, suicidio e vagabondaggio», ha detto Kate Gross, direttrice di ACLU Florida. Di “Don’t Say Gay” ha affermato che vieterebbe agli studenti LGBT «di parlare della propria vita e negherebbe la loro stessa esistenza. È sempre opportuno per i bambini parlare di sé stessi, le loro esperienze e la loro famiglia. Questi non sono argomenti tabù, ma vietarli li fa sembrare così».

Anche il Presidente degli USA, Joe Biden, ha espresso la propria vicinanza nei confronti della comunità, schierandosi contro la legge omofoba della Florida: «Voglio che ogni membro della comunità LGBTQI+, in particolare i bambini che saranno colpiti da questo odioso disegno di legge, sappia che sei amato e accettato proprio come sei. Ti guardo le spalle e la mia amministrazione continuerà a lottare per la sicurezza che meriti».

Già l’8 febbraio l’account ufficiale della Casa Bianca era andato contro i «politici conservatori della Florida» che «hanno avanzato una legislazione progettata per attaccare i bambini LGBTQI+. Invece di rendere più difficile la crescita dei giovani, il Presidente degli Stati Uniti d’America si concentra sul mantenere aperte le scuole e sostenere la salute mentale degli studenti». Speriamo che questa legge sia bloccata la più presto, e che le persone LGBT, bambini, ragazzi e adulti, possano continuare a vivere tranquillamente.

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