Denise Pipitone: Piera Maggio contro la racconta fondi non autorizzata di Maria Angioni

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Maria Angioni, ex pm, è stata condannata a un anno di reclusione per aver fornito false informazioni al pubblico ministero dopo aver denunciato in televisione e successivamente alla procura di Marsala ipotetici depistaggi e inefficienze nelle indagini sulla scomparsa di Denise Pipitone. Tuttavia, ha deciso di aprire una raccolta fondi per continuare le indagini sul rapimento di Denise. La madre della bambina, Piera Maggio, ha immediatamente informato sui social che questa raccolta fondi non è stata autorizzata da lei.

Facciamo il nostro brevissimo recap, per ricordare cosa la famiglia sta passando da ormai anni: lo scorso anno è stato pubblicato l’age progression di Denise Pipitone aggiornato al 2021, e potrebbe essere davvero utile per cercare l’oggi 21enne in quanto è diverso da come tutti ce la siamo sempre immaginata (molto simile alla mamma, invece nella locandina la vediamo anche molto simile al padre, Piero Pulizzi). Piera Maggio invita a condividerla quanto più possibile, senza ritagliarla o modificarla:

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Il caso di Denise Pipitone è tornato sulla bocca di tutti, dai social ai programmi televisivi, da quando Olesya, una ventenne russa alla ricerca della sua mamma, ha contattato un programma russo. E subito la ragazza ci è sembrata la nostra Denise, scomparsa da 17 anni. Tuttavia, il gruppo sanguigno non coincideva con quello della bambina, per cui la storia si è chiusa in quel momento. O così si pensava. Perché qualche settimana dopo siamo stati avvisati della riapertura delle indagini sulla scomparsa della bambina, anche in seguito a tutti gli errori che sono stati fatti nel primo periodo.

Le indagini sul caso di Denise Pipitone sono state piene di depistaggi, di bugie, di cose che non tornano, di intercettazioni che non funzionano solo con le persone indagate e qualche mese fa durante una puntata di Chi l’ha visto ci abbiamo aggiunto anche la mafia. Ma la madre di Denise Pipitone, così come tantissime persone che da anni cercano giustizia, vorrebbero solo che la bambina tornasse finalmente fra le braccia della sua famiglia che, per tutti questi anni, non ha perso la speranza e continua ad aspettarla.

Ogni giorno ci sembra di essere più vicini alla verità ma allo stesso tempo non ci vogliamo illudere, e quindi non ci resta che, ancora, inesorabilmente, aspettare. Negli ultimi mesi abbiamo seguito con tanto interesse non solo le indagini riaperte ma anche le vecchie intercettazioni che non sono minimamente state prese in considerazioni all’epoca dei fatti. Abbiamo visto come il signor Battista Della Chiave non è stato minimamente ascoltato, con un’interprete ancora troppo inesperta che non è riuscita a comprendere quello che l’uomo davvero volesse dire.

Oggi Denise Pipitone non è ancora a casa, ma speriamo che questa sia solo una situazione temporanea. Qualche mese fa, l’avvocato Frazzitta ha esposto le motivazioni per cui il caso non deve essere archiviato, soprattutto in seguito alle ultime intercettazioni, ma a quanto pare non è servito a nulla.

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Denise Pipitone

Vi ricordiamo anche che prima che la commissione d’inchiesta sulle indagini fosse accettata, Italia Viva, partito di Matteo Renzi, ha fatto ostruzionismo decidendo di ricattare i colleghi. Igor Iezzi, in diretta con Milo Infante su Ore14, ha fatto sapere che lui è «rimasto stupito dal tono di questi emendamenti. Il problema è che posso capire l’esigenza di allargare il campo d’azione della commissione, partire da Denise Pipitone per poi allargare sul fenomeno». Tuttavia, per fortuna, non hanno avuto la meglio.

Poi, comunque, la commissione d’inchiesta è un testo ufficiale e vediamo per davvero la prima luce infondo al tunnel. «Una norma costituzionale prevede che si possa seguire questo iter e i deputati avranno tutti i poteri dell’autorità giudiziaria. Diciamo che è una forma di “avocazione”, di spostamento, dell’indagine a Roma. Noi confidiamo nella ricerca della verità, anche dopo 17 anni», disse l’avvocato Frazzitta e dopo l’okay definitivo alla commissione affari costituzionali, la commissione è stata ufficialmente bocciata. Il giorno in cui si saprà la verità sul caso di Denise Pipitone, sembra essere ancora lontano.

Denise Pipitone: la raccolta fondi di Maria Angioni

Lo annuncia in un post su Facebook l’ex PM Maria Angioni, salutando «amiche, amici e followers». «La mia attività di ricerca delle tracce che potrebbero portare alla ragazza che tutti amiamo, Denise Pipitone, ha bisogno ora di riscontri ulteriori», scrive inizialmente, mettendo subito le mani davanti: «quando sarà il momento, offrirò tutta la documentazione alla Commissione parlamentare di inchiesta che spero verrà istituita». «Appena possibile e nei limiti del possibile, inoltre, vi darò qualche aggiornamento sullo stato delle ricerche, che si stanno svolgendo in sintonia e con il sostegno di alcuni familiari di Denise», fra cui però non c’è la madre Piera Maggio e il padre Piero Pulizzi.

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Continua poi: «Sulla base del preventivo consegnatomi da uno stimato professionista, ho aperto questa raccolta di fondi, cui io per prima ho contribuito. Non è necessario donare grandi somme, bastano anche il minimo consentito dalla struttura online cui mi sono rivolta, e che garantisce la regolarità e tracciabilità della raccolta: l’importante è iniziare.  ho donato 5 euro, anche voi potete donare una somma piccola, e se comunque non desiderate che il vostro nome compaia pubblicamente potete disporre in tal senso cliccando sull’apposito pulsante. Nel frattempo è in corso la procedura per la istituzione di una Onlus nella cui rete confluirà anche questa raccolta fondi. Aiutatemi a condividere».

Tuttavia, Piera Maggio, persona che ha letteralmente messo al mondo Denise Pipitone, fa subito sapere tramite una nota: «Non sono autorizzate raccolte fondi da chi non ha titolo o legittimazione a occuparsi di Denise e che eventuali iniziative saranno segnalati alla guardia di finanza. Non abbiamo più parole, surreale». La famiglia della bambina rapita aveva già preso le distanze dall’ex pm lo scorso 26 marzo: «Dopo le ultime notizie e fatti avvenuti, noi genitori di Denise Pipitone, ci dissociamo e prendiamo le distanze da ogni azione o iniziativa intrapresa autonomamente dalla dottoressa Maria Angioni, per conto e a nome di Denise».

🔴 Dopo le ultime notizie e fatti avvenuti, Noi genitori di Denise Pipitone, ci dissociamo e prendiamo le distanze da…

Pubblicato da Piera Maggio su Domenica 26 marzo 2023

L’Angioni intanto su Facebook scrive: «Ora che vi siete un po’ sfogati starete meglio, spero. Era ovviamente tutto previsto, ma forse avete esagerato. Le somme raccolte rimarranno presso Gofundme fino a quando non verrà raggiunto l’importo necessario a pagare almeno un acconto al professionista scelto. Nel frattempo è stato già dato mandato a un legale per l’assistenza nella istituzione di una Onlus avente la finalità solidaristica di ricerca di Denise Pipitone e della verità su di lei; questa raccolta di fondi confluirà nel patrimonio della Onlus, sul cui conto corrente si potrà continuare a fare affluire donazioni in via permanente». E ancora: «Keep calm friends, lasciamoli esprimere fino in fondo. E continuiamo col nostro sereno impegno».

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