Piera Maggio diffida Quarto Grado: il programma non potrà più parlare del caso Pipitone

Condividi

Qualche giorno fa vi abbiamo parlato di come Piera Maggio, esausta, ha risposto a Quarto Grado, il programma che si sta occupando della scomparsa della figlia, Denise Pipitone, ma in un modo diverso da tutti gli altri programmi (andando contro la stessa famiglia Maggio e difendendo a spada tratta quella Corona), inviando un messaggio a Gianluigi Nuzzi. Oggi, però, è arrivata una notizia che tanti utenti stavano aspettando da tanto tempo, da quando Carmelo Abbate ha definito la piccola «figlia del peccato»: Piera Maggio diffida Quarto Grado.

denise-pipitone-quarto-grado-piera-maggio
Denise Pipitone e Piera Maggio

Partiamo dal principio. Quarto Grado ha criticato i programmi che si occupavano del caso di Denise Pipitone, ritenendo che lo facessero solamente per le views. Possiamo dire una cosa del genere del programma di Barbara d’Urso che, personalmente, ritengo non dovrebbe proprio minimamente parlare del caso, tuttavia, parlare di Chi l’ha visto o anche del programma di Milo Infante in questo modo, è davvero incoerente, soprattutto perché Chi l’ha visto si occupa del caso da quando la piccola Denise Pipitone è scomparsa, ma anche perché Quarto Grado è il primo a rischiare di compromettere le indagini solo per uno scoop.

Vogliamo dirlo? E diciamolo quando hanno annunciato in diretta che Anna Corona era indagata insieme a Giuseppe Della Chiave per il rapimento di Denise Pipitone, o anche di quando hanno svelato che nella lettera anonima (ricordiamo anche che Chi l’ha visto era in possesso della lettera poiché era stata ricevuta da loro ma comunque non ha svelato nulla eccetto quello che già l’avvocato Frazzitta aveva rivelato) veniva esplicitamente fatto il nome di Giuseppe Della Chiave. E solo qualche giorno prima il legale di Piera Maggio aveva chiesto ai giornalisti di non intralciare in alcun modo le indagini. Ma a quanto pare a Quarto Grado interessava più dare lo scoop per qualche share in più.

Perché non ci importa che abbiano fatto fare un monologo ad Anna Corona, non ci importa che Carmelo Abbate in ogni puntata difenda madre e figlia come se fossero suoi parenti, non ci importa neanche che si siano voluti schierare, ma nel momento in cui fai victim blaming, devi capire di aver sorpassato anche i tuoi limiti. Cos’è il victim blaming? Far passare le vittime per i colpevoli, quindi Piera Maggio e Pietro Pulizzi, cercando di far vedere di buon occhio agli ascoltatori le persone che si credono invece colpevoli, in questo caso Anna Corona e Jessica Pulizzi. Ricordiamo soprattutto che definì Denise Pipitone «figlia del peccato».

In più, ricordo anche quando a Carmelo Abbate fu chiesto se avrebbe mai affidato i suoi figli ad Anna Corona, e lui rispose che a lei li avrebbe affidati, ma «a qualcun altro no», e sappiamo tutti chi è quel quacun altro, inutile anche girarci troppo intorno. Per questo motivo, Piera Maggio, sostenuta da molte persone sul web e sicuramente dal suo avvocato, ha deciso di vietare al programma di Rete 4 di citare il suo nome e quello della figlia.

Piera Maggio, mamma di Denise Pipitone, diffida Quarto Grado

«Si diffida il programma Quarto grado a non trattare più il caso di mia figlia, né a citare il mio nome o quello di mia figlia a causa delle continue, reiterate frasi offensive nei miei confronti affermate con veemenza inopportuna, senza contegno, da parte di Carmelo Abbate e senza nessuna presa di distanza da parte di Nuzzi, dimostrando al contrario, un plateale atteggiamento di parte e non certamente garantista. Ci si riserva di querelare il programma e gli autori che consentono questo scempio delle vittime di un reato», scrive Piera Maggio su Facebook.

I commenti sono tutti soddisfatti: «Bravissima!!! Non si può permettere che buttino fango sulla tua persona e che anche solo nominino il nome di Denise», e ancora «Evvai! Hai fatto benissimo cara Piera Maggio sono felice che tu abbia fatto questo passo. Si devono solo sciacquare la bocca prima di parlare di te». Un’altra utente ricorda: «Non dimenticherò mai quando #carmeloabbate disse : “la figlia del peccato ” ( riferendosi alla piccola Denise)!!! Ho pianto dalla rabbia e non oso immaginare come tu cara Piera Maggio ti sei potuta sentire!!!! Le parole si pesano e purtroppo quando vengono letteralmente sputate dalla bocca di fantocci che parlano parlano parlano ma alla fine non dicono un Caxxo….».

Su Twitter, invece, le opinioni sono diverse, sebbene la gran parte dell’opinione pubblica sia dalla parte di Piera Maggio. D’altronde, sono settimane che molti utenti si lamentano delle sfuriate del signor Abbate, che sicuramente è stato un professionista e ha fatto un gran lavoro in diverse occasioni, ma questo caso sembra che lo abbia preso troppo sul personale, tanto da arrabbiarsi, urlare e perdere il controllo in troppe occasioni e, questo, agli spettatori non piace.

La risposta di Carmelo Abbate

Carmelo Abbate non ha esplicitamente risposto alla mamma di Denise Pipitone, ma ha postato proprio come ha fatto anche il 19 giugno, difendendosi sul suo profilo Twitter e dicendo di non aver fatto nulla. Il primo tweet riporta alcuni insulti che ha ricevuto su Facebook, con didascalia: «che importa cosa avrei detto?». Insomma, in qualche modo, cerca di passare per la vittima, e lo può fare solo perché esistono persone maleducate che non comprendono che il cyberbullismo è sbagliato.

denise-pipitone-quarto-grado-piera-maggio
Denise Pipitone

Il secondo tweet invece riguarda lo screen di una petizione che chiede di mandarlo «fuori dalla tv», e vediamo anche un post di qualche settimana fa di Piera Maggio, in cui scrive: «VERGOGNA! definire Denise, figlia del peccato è stata di una cattiveria unica. Abbiamo sempre detto che Denise è stata fortemente voluta, ed è figlia DELL’AMORE! Bassezza intellettuale assoluta», proprio facendo riferimento alle parole che lui stesso ha utilizzato in trasmissione a Quarto Grado, e che tutti hanno sentito, anche se lui afferma: «Non ho mai definito così la bambina, ma che importa?».

Beh, no. Lui ha definito così la bambina. Evidentemente lui parlava per ipotesi, non voleva ferire nessuno e sicuramente non intendeva dire che Denise Pipitone è una «figlia del peccato» solo perché nata fuori dal matrimonio, o perché Pietro Pulizzi come Piera Maggio avevano già altri figli da matrimoni precedenti, tuttavia dire di non aver mai detto quelle parole, quando le ha dette, lo fa cadere ancora più in basso.

Adesso aspettiamo per capire come agirà Quarto Grado, Gianluigi Nuzzi e lo stesso Carmelo Abbate, perché, in fin dei conti, ancora non abbiamo avuto una risposta ufficiale né dal programma, né dal conduttore e l’ospite si è solo difeso, senza rispondere, o chiedere scusa, a Piera Maggio. Intanto, le indagini sul rapimento di Denise Pipitone continuano, ma si continua a fare buchi nell’acqua (almeno per quel che ci è concesso sapere).

La storia di Denise Pipitone

Vi invito a visitare il sito ufficiale creato dalla famiglia di Denise Pipitone per informarvi meglio su questa storia. Noi cercheremo di riassumere, toccando però tutti i punti fondamentali. Era il primo settembre 2004, una bella giornata in Sicilia e la piccola Denise di quattro anni giocava nel giardino con la sua cuginetta. In quella strada abita anche una zia, che la vede correre verso casa alle 11.45 circa. Ma Denise Pipitone a casa non è mai tornata. Da quel momento, iniziano le ricerche.

denise-pipitone-quarto-grado-piera-maggio
Denise Pipitone

Un mese e mezzo dopo la sua scomparsa, Denise Pipitone è avvistata a Milano con un gruppo di nomadi, un uomo, due donne e tre bambine. La donna parla una lingua straniera, mentre la bambina italiano, come si vede da un video registrato da una guardia giurata che intanto avverte le autorità che purtroppo arrivano troppo tardi. I carabinieri sono convinti che quella fosse proprio Denise Pipitone.

Da quell’ottobre 2004, nonostante i tanti appelli della madre, i presunti avvistamenti (insieme anche a molte persone che pensano di essere la piccola siciliana, tra cui Olesya) che non hanno mai portato a nulla, la mamma di Denise Pipitone, Piera Maggio, non ha mai perso le speranze, e noi ci auguriamo che prima o poi potrà abbracciare nuovamente sua figlia, e soprattutto avere la giustizia che merita.

A maggio 2021 la Procura di Marsala ha deciso di riaprire il caso di Denise Pipitone, scomparsa all’età di 4 anni proprio a causa degli ipotetici errori che ci sono stati nel corso degli anni, insieme a tutti gli ipotetici depistaggi. Al momento le indagini sulla scomparsa di Denise Pipitone sono ancora in corso e, dopo 17 anni, è stata perquisita la casa in cui un tempo abitava Anna Corona. Mercoledì 12 maggio l’avvocato Frazzitta, che si occupa del caso, riceve una lettera anonima in cui vengono svelati degli importanti dettagli per l’indagine.

Non perderti le nostre news!

Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.