Denise Pipitone: l’intercettazione di Anna Corona ci mette i brividi

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Ci mette tanta rabbia l’intercettazione ad Anna Corona mentre parla con la madre e con la figlia Alice. Ci mette rabbia perché di intercettazioni ce ne sono stante tante e tante sarebbero potute essere decisive per scoprire la verità su Denise Pipitone, eppure nessuna è stata mai presa in considerazione e anche con delle scusanti che ci hanno fatto mettere le mani nei capelli. L’intercettazione di cui parliamo oggi, però, è molto recente e risale al mese di maggio 2021, e l’avvocato Frazzitta la userà per non far archiviare, ancora una volta, il caso. Che amarezza.

Prima di parlare delle intercettazioni, voglio ricordarvi che qualche giorno fa è stato pubblicato l’age progression di Denise Pipitone aggiornato al 2021, e potrebbe essere davvero utile per cercare l’oggi 21enne in quanto è diverso da come tutti ce la siamo sempre immaginata (molto simile alla mamma, invece nella locandina la vediamo anche molto simile al padre, Piero Pulizzi). Piera Maggio invita a condividerla quanto più possibile, senza ritagliarla o modificarla:

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Il caso di Denise Pipitone è tornato sulla bocca di tutti, dai social ai programmi televisivi, da quando Olesya, una ventenne russa alla ricerca della sua mamma, ha contattato un programma russo. E subito la ragazza ci è sembrata la nostra Denise, scomparsa da 17 anni. Tuttavia, il gruppo sanguigno non coincideva con quello della bambina, per cui la storia si è chiusa in quel momento. O così si pensava. Perché qualche settimana dopo siamo stati avvisati della riapertura delle indagini sulla scomparsa della bambina, anche in seguito a tutti gli errori che sono stati fatti nel primo periodo.

Le indagini sono state piene di depistaggi, di bugie, di cose che non tornano, di intercettazioni che non funzionano solo con le persone indagate e qualche mese fa durante una puntata di Chi l’ha visto ci abbiamo aggiunto anche la mafia. Ma la madre di Denise Pipitone, così come tantissime persone che da anni cercano giustizia, vorrebbero solo che la bambina tornasse finalmente fra le braccia della sua famiglia che, per tutti questi anni, non ha perso la speranza e continua ad aspettarla. Ogni giorno ci sembra di essere più vicini alla verità ma allo stesso tempo non ci vogliamo illudere, e quindi non ci resta che, ancora, inesorabilmente, aspettare.

Negli ultimi mesi abbiamo seguito con tanto interesse non solo le indagini riaperte di recente ma anche le vecchie intercettazioni che non sono minimamente state prese in considerazioni all’epoca dei fatti. Abbiamo visto come il signor Battista Della Chiave non è stato minimamente ascoltato, con un’interprete ancora troppo inesperta che non è riuscita a comprendere quello che l’uomo davvero volesse dire. Oggi Denise Pipitone non è ancora a casa, ma speriamo che questa sia solo una situazione temporanea. Intanto leggiamo le ultime dichiarazioni da chi non ha mai smesso di cercarla per un solo giorno.

Denise Pipitone, Anna Corona: “Siamo stati io e Giuseppe”

Alcune parti delle intercettazioni sono incomprensibili, ma altre sono chiare e speriamo che lo siano anche per i giudici che dovranno decidere se archiviare ancora una volta il caso. E soprattutto speriamo che ragionino con la testa oltre che con il cuore, e non con la paura. Nell’intercettazione sentiamo Anna Corona, madre di Jessica Pulizzi ed ex moglie di Piero Pulizzi, padre biologico di Denise Pipitone, parlare con la figlia minore Alice, il giorno 25 maggio 2021. L’intercettazione è stata registrata dai carabinieri del comando provinciale di Trapani.

Sentiamo Anna Corona ricostruire i movimenti del primo settembre 2004, giorno in cui Denise Pipitone è stata rapita, e la ragazza riferisce alla madre che quel giorno non era mai andata al Mercatone, e già qui arriviamo alla falsa testimonianza poiché Jessica Pulizzi disse di essere andata con la sorella al Mercatone (fra le tante cose, tra l’altro tutte smentite). Questa è la conversazione completa:

Corona: Lo vuoi sapere cu fu tanno. 

Alice: Ti sento.

Corona: Lo vuoi sapere? Io cu Giuseppe (abbassando sensibilmente il tono della voce).

Alice: ah…. tu…. (incomprensibile)….

Corona: Alice non devi fare però … altrimenti poi con te non ci parlo più… se gli ha detto Sbacchi a Jesi (diminutivo di Jessica)… gli ho detto: “Ma lei pensa che ci stanno… inc…. conferma…. Dice Si sennò non ci sarebbe tutto questo… inc che finisce…” Hai capito?

Alice: …. (incomprensibile)

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Insomma, sembra che Alice fosse all’oscuro di quel che è successo quel primo settembre quando Denise Pipitone, sua sorellastra, fu rapita, e che la madre si stia confessando con la figlia. Afferma di aver collaborato con “Giuseppe“, ma le dice anche che se ne avesse parlato con qualcuno, non avrebbe parlato più con lei. Insomma, immaginate che madre bisogna essere per minacciare la propria figlia di togliere il saluto. C’è anche un’altra interessante conversazione in cui, però, parlano Anna Corona e sua madre, Antonietta Lo Cicero, che sarà presa in considerazione e in cui entra in scena anche Gaspare Ghaleb, ex fidanzato di Jessica:

Corona: Guardavo là perché c’era la lampada, mi dicevano di guardare là e quindi facevo sempre a guardare là… quando è così poi gli do modo di parlare… hai capito?. Abbiamo questa taliatura…. ( modo di guardare) abbiamo questi occhi…. Ho questa rabbia dentro di me….

Lo Cicero: Ma hai ragione ad avere la rabbia… e chi è… inc… possono parlare… dopo tutto il fango che hai avuto….

Corona: Io per non parlare…. avete aperto le indagini? Non voglio… inc…andiamo a cercare questa verità… ma non quella che tu… da me….

Lo Cicero: Da me non hai niente… inc….

Corona: Quella che io cerco… e che ho sempre cercato io….

Lo Cicero: Anche io delle volte penso… inc…Luigi ce l’ha portata….

Tuttavia, la parte peggiore è quella in cui si nomina un innominabile: «Quello che io cerco è la verità. Quando ti dico non lo nominare non lo devi nominare, innominabile deve essere, non devono andare da lui». Ci sarebbe quindi una persona che, se fosse scoperta dalle forze dell’ordine (o dall’avvocato Frazzitta), potrebbe aprire bocca. Che sia l’anonimo? Perché, ricordiamo anche che si cerca ancora l’anonimo. E poi, chi è questo “Luigi“? Dopo 17 anni, è tempo di trovare la verità su questo caso, perché dimostra solo l’incompetenza dell’Italia.

La storia di Denise Pipitone

Vi invito a visitare il sito ufficiale creato dalla famiglia di Denise Pipitone per informarvi meglio su questa storia. Noi cercheremo di riassumere, toccando però tutti i punti fondamentali. Era il primo settembre 2004, una bella giornata in Sicilia e la piccola Denise di quattro anni giocava nel giardino con la sua cuginetta. In quella strada abita anche una zia, che la vede correre verso casa alle 11.45 circa. Ma Denise Pipitone a casa non è mai tornata. Da quel momento, iniziano le ricerche.

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Un mese e mezzo dopo la sua scomparsa, Denise Pipitone è avvistata a Milano con un gruppo di nomadi, un uomo, due donne e tre bambine. La donna parla una lingua straniera, mentre la bambina italiano, come si vede da un video registrato da una guardia giurata che intanto avverte le autorità che purtroppo arrivano troppo tardi. I carabinieri sono convinti che quella fosse proprio Denise Pipitone.

Da quell’ottobre 2004, nonostante i tanti appelli della madre, i presunti avvistamenti (insieme anche a molte persone che pensano di essere la piccola siciliana, tra cui Olesya) che non hanno mai portato a nulla, la mamma di Denise Pipitone, Piera Maggio, non ha mai perso le speranze, e noi ci auguriamo che prima o poi potrà abbracciare nuovamente sua figlia, e soprattutto avere la giustizia che merita.

A maggio 2021 la Procura di Marsala ha deciso di riaprire il caso di Denise Pipitone, scomparsa all’età di 4 anni proprio a causa degli ipotetici errori che ci sono stati nel corso degli anni, insieme a tutti gli ipotetici depistaggi. Al momento le indagini sulla scomparsa di Denise Pipitone sono ancora in corso e, dopo 17 anni, è stata perquisita la casa in cui un tempo abitava Anna Corona. Mercoledì 12 maggio l’avvocato Frazzitta, che si occupa del caso, riceve una lettera anonima in cui vengono svelati degli importanti dettagli per l’indagine.

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