Denise Pipitone: il caso arriva in Parlamento

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Continua la lotta di Piera Maggio, Piero Pulizzi, l’avvocato Frazzitta e tutte le persone che cercano giustizia, per riportare Denise Pipitone a casa, o almeno per scoprire la verità su quel che è successo quel primo settembre 2001. La scorsa settimana vi abbiamo scritto una lieta notizia: il caso sulla scomparsa della bambina sarebbe finalmente arrivato in Parlamento con una commissione d’inchiesta, proprio per stabilire se le indagini siano state svolte nel modo giusto. La prima seduta è stata proprio ieri, 2 dicembre 2021. Intanto si aspetta ancora il responso del GIP sull’archiviazione del caso.

Prima di parlare dell’argomento di oggi, voglio ricordarvi che qualche settimana fa è stato pubblicato l’age progression di Denise Pipitone aggiornato al 2021, e potrebbe essere davvero utile per cercare l’oggi 21enne in quanto è diverso da come tutti ce la siamo sempre immaginata (molto simile alla mamma, invece nella locandina la vediamo anche molto simile al padre, Piero Pulizzi). Piera Maggio invita a condividerla quanto più possibile, senza ritagliarla o modificarla:

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Il caso di Denise Pipitone è tornato sulla bocca di tutti, dai social ai programmi televisivi, da quando Olesya, una ventenne russa alla ricerca della sua mamma, ha contattato un programma russo. E subito la ragazza ci è sembrata la nostra Denise, scomparsa da 17 anni. Tuttavia, il gruppo sanguigno non coincideva con quello della bambina, per cui la storia si è chiusa in quel momento. O così si pensava. Perché qualche settimana dopo siamo stati avvisati della riapertura delle indagini sulla scomparsa della bambina, anche in seguito a tutti gli errori che sono stati fatti nel primo periodo.

Le indagini sono state piene di depistaggi, di bugie, di cose che non tornano, di intercettazioni che non funzionano solo con le persone indagate e qualche mese fa durante una puntata di Chi l’ha visto ci abbiamo aggiunto anche la mafia. Ma la madre di Denise Pipitone, così come tantissime persone che da anni cercano giustizia, vorrebbero solo che la bambina tornasse finalmente fra le braccia della sua famiglia che, per tutti questi anni, non ha perso la speranza e continua ad aspettarla. Ogni giorno ci sembra di essere più vicini alla verità ma allo stesso tempo non ci vogliamo illudere, e quindi non ci resta che, ancora, inesorabilmente, aspettare.

Negli ultimi mesi abbiamo seguito con tanto interesse non solo le indagini riaperte di recente ma anche le vecchie intercettazioni che non sono minimamente state prese in considerazioni all’epoca dei fatti. Abbiamo visto come il signor Battista Della Chiave non è stato minimamente ascoltato, con un’interprete ancora troppo inesperta che non è riuscita a comprendere quello che l’uomo davvero volesse dire. Oggi Denise Pipitone non è ancora a casa, ma speriamo che questa sia solo una situazione temporanea. Intanto leggiamo le ultime dichiarazioni da chi non ha mai smesso di cercarla per un solo giorno.

Denise Pipitone: cosa sappiamo sulla commissione d’inchiesta

La notizia è stata data in diretta da Milo Infante all’inizio della trasmissione “Ore 14” su Rai 2, e subito la notizia ha fatto il giro d’Italia. Anche la madre della bambina, Piera Maggio, ha scritto un messaggio sui social: «Finalmente una commissione d’inchiesta sul caso Denise. Ringraziamo dal profondo del cuore tutti coloro che si sono interessati. Auspichiamo che si faccia chiarezza su tutta la vicenda. La figlia di tutti gli italiani, Denise Pipitone merita verità e giustizia».

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La Commissione parlamentare d’inchiesta, era stata già richiesta lo scorso maggio dai deputati Pd Alessia Morani e Carmelo Miceli. Il Presidente della Commissione Affari Costituzionali, l’onorevole Giuseppe Brescia, ha promesso di portare avanti la richiesta sul caso di Denise Pipitone, e così è stato fatto: la Commissione d’Inchiesta è stata calendarizzata al 2 dicembre e ieri si è tenuta quindi la prima seduta.

Alessia Morani, deputata PD e promotrice della proposta di legge, ha scritto su Facebook: «Si è appena conclusa la prima seduta della Commissione Affari Costituzionali in cui abbiamo iniziato l’iter per l’istituzione della commissione d’inchiesta parlamentare sulla scomparsa di Denise Pipitone. Tutti i gruppi parlamentari sono d’accordo sulla necessità di accelerare al massimo la discussione anche valutando la possibilità della commissione in sede legislativa».

Piera Maggio, invece, sui propri social scrive che «da 17 anni, non abbiamo più notizie della nostra Denise, non sappiamo se un giorno potremo riabbracciarla, se mai avrà verità e giustizia. Sappiamo solo che ai bambini non va fatta violenza in nessun modo. Speriamo tanto che ci sia un accordo comune tra tutti i partiti politici per poter avviare la funzione breve per una commissione d’inchiesta che faccia luce sull’intero caso».

Aggiunge e conclude: «l’amore e la sensibilità umana non ha colore politico. Ringraziamo tutti, per l’impegno intrapreso e per quello che potranno fare. Voi e noi, siamo la sua voce. Denise, figlia D’Italia». Al momento non si sa nient’altro, ma speriamo al più presto che la verità venga a galla, non solo su cosa è successo a Denise Pipitone, ma anche su come sono state svolte le indagini. Perché, ascoltando le intercettazioni, la verità sembra chiaro a molti, ma non a chi di competenza.

La storia di Denise Pipitone

Vi invito a visitare il sito ufficiale creato dalla famiglia di Denise Pipitone per informarvi meglio su questa storia. Noi cercheremo di riassumere, toccando però tutti i punti fondamentali. Era il primo settembre 2004, una bella giornata in Sicilia e la piccola Denise di quattro anni giocava nel giardino con la sua cuginetta. In quella strada abita anche una zia, che la vede correre verso casa alle 11.45 circa. Ma Denise Pipitone a casa non è mai tornata. Da quel momento, iniziano le ricerche.

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Un mese e mezzo dopo la sua scomparsa, Denise Pipitone è avvistata a Milano con un gruppo di nomadi, un uomo, due donne e tre bambine. La donna parla una lingua straniera, mentre la bambina italiano, come si vede da un video registrato da una guardia giurata che intanto avverte le autorità che purtroppo arrivano troppo tardi. I carabinieri sono convinti che quella fosse proprio Denise Pipitone.

Da quell’ottobre 2004, nonostante i tanti appelli della madre, i presunti avvistamenti (insieme anche a molte persone che pensano di essere la piccola siciliana, tra cui Olesya) che non hanno mai portato a nulla, la mamma di Denise Pipitone, Piera Maggio, non ha mai perso le speranze, e noi ci auguriamo che prima o poi potrà abbracciare nuovamente sua figlia, e soprattutto avere la giustizia che merita.

A maggio 2021 la Procura di Marsala ha deciso di riaprire il caso di Denise Pipitone, scomparsa all’età di 4 anni proprio a causa degli ipotetici errori che ci sono stati nel corso degli anni, insieme a tutti gli ipotetici depistaggi. Al momento le indagini sulla scomparsa di Denise Pipitone sono ancora in corso e, dopo 17 anni, è stata perquisita la casa in cui un tempo abitava Anna Corona. Mercoledì 12 maggio l’avvocato Frazzitta, che si occupa del caso, riceve una lettera anonima in cui vengono svelati degli importanti dettagli per l’indagine.

In data 2 dicembre 2021 si apre la Commissione d’Inchiesta per stabilire se le indagini sulla scomparsa di Denise Pipitone siano state o no compromesse.

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