Denise Pipitone: stop ipotesi Ecuador e dubbi su Battista Della Chiave

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Ieri c’è stata la settimanale puntata di Chi l’ha visto e un grande spazio della serata è stato dedicato alla piccola Denise Pipitone, che dopo 17 anni non è ancora tornata a casa. Non ci sono state delle importanti news come quelle della scorsa settimana, tuttavia si sono ribadite delle cose molto importanti di cui non si parlava da diversi anni e, in più, all’inizio dell’episodio è anche stata intervistata la ragazza ecuadoriana le cui foto sono spopolate sul web per l’assurda somiglianza con Piera Maggio. Infine, un’altra novità è l’ipotesi che Battista Della Chiave sia stato condizionato dai suoi parenti a non parlare più.

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Denise Pipitone

Non è stata citata la lettera anonima o l’anonimo che invece è stato protagonista della scorsa puntata (in cui si è giunti a parlare persino della mafia) e di molti tweet e post sul web, ma nel caso è ufficialmente entrata una gallina, quella schiacciata da Jessica mentre scavalcava un muretto. In realtà, poi, ci sarebbe da ridire anche su questo, come fa notare l’avvocato Frazzitta in tribunale, ma ormai non ci stupiamo più di nulla.

L’unica cosa positiva della puntata è che possiamo ufficialmente smettere di postare le foto della ragazze dell’Ecuador simile a Piera Maggio e a Denise Pipitone, sebbene noi non avessimo dubbi già da prima dell’intervista (esiste letteralmente una sua foto nel 2009, in cui è adolescente).

Il caso di Denise Pipitone è tornato sulla bocca di tutti, dai social, ai programmi televisivi, da quando Olesya, una ventenne russa alla ricerca della sua mamma, ha contattato un programma russo. E subito la ragazza ci è sembrata la nostra Denise, scomparsa da 17 anni. Tuttavia, il gruppo sanguigno non coincideva con quello della bambina, per cui la storia si è chiusa in quel momento. O così si pensava. Perché qualche settimana dopo siamo stati avvisati della riapertura delle indagini sulla scomparsa della bambina, anche in seguito a tutti gli errori che sono stati fatti nel primo periodo.

In effetti, bisognerebbe sottolineare questo a tutte le persone che si lamentano di come si parli sempre e solo di Denise Pipitone nelle puntate di Chi l’ha visto, o su Twitter. Non si tratta solo di un caso di una bambina scomparsa. Il problema per cui si continua a parlare ancora, dopo 17 anni, di questo caso non risolto, sono le indagini. Le indagini piene di depistaggi, di bugie, di cose che non tornano, di intercettazioni che non funzionano solo con le persone indagate e, nella puntata della scorsa settimana, ci abbiamo aggiunto anche la mafia.

Denise Pipitone: la pista nell’Ecuador

Parliamo subito della pista Ecuador, ovvero delle foto (per privacy non le metteremo, siamo sempre stati contrari a pubblicare le foto della ragazza inconsapevole di tutto quello che stava avvenendo sui social, e anche Piera Maggio, mamma di Denise Pipitone, aveva chiesto di non farlo) che giravano sul web di questa ragazza molto simile sia a Denise che alla sua mamma. Tuttavia, girovagando sul suo profilo Facebook, troviamo anche una foto datata nel 2009 in cui lei abbraccia la sua mamma, e nel 2009 sembra già essere un’adolescente, mentre la piccola scomparsa nel 2009 aveva 9 anni.

Per questo motivo, da quando abbiamo visto quella foto, noi di Cup of Green Tea come tante altre persone sul web, siamo stati convinti che la ragazza sia solo una Denisa ecuadoriana, una ragazza colpevole di essere simile alle due donne della famiglia. Chi l’ha visto, comunque, ha voluto intervistarla in modo da togliere ogni dubbio a chiunque, e non servirà neanche il test del DNA poiché Maria Grazia – così si chiama la ragazza dell’Ecuador – ha 29 anni, per cui 9 in più a quelli che dovrebbe avere Denise Pipitone.

«Sono stata qui in Brasile e non mi sono mai allontanata, per nessun motivo», ha detto la ragazza a Chi l’ha visto, affermando che le voci, di cui lei non era neanche a conoscenza, che la vedono rapita a 4 anni, sono false: «È una notizia falsa, non sono Denise perché io non ho mai lasciato il Brasile, non ho mai vissuto in un altro Paese. Vi ringrazio per esservi messi in contatto con me perché non sapevo che le mie foto fossero su Internet. Ma si tratta di una notizia falsa perché non sono mai stata in Italia», ha detto.

Ha poi confermato che, effettivamente, con Denise Pipitone «c’è una leggera somiglianza, ma non sono io». Piera Maggio, intanto, ringrazia Chi l’ha visto per aver verificato questa segnalazione, ma ringrazia anche chi segnala delle eventuali somiglianze con la sua bambina, che quindi deve essere cercata ancora.

Battista Della Chiave è stato condizionato?

Dopo aver lavorato sugli spostamenti di Anna Corona quel primo settembre 2004 e aver sottolineato ancora una volta che la data d’uscita da lavoro è stata inserita dalla sua collega di lavoro e anche amica, la signora Francesca che più volte ha cambiato dichiarazioni, e che nessuno ha visto Anna Corona dopo che alle 11:30/12:00 ha mangiato, si è passati a indagare sulla famiglia Della Chiave, non tanto sulle dichiarazioni fatte dal signor Battista, l’unico uomo ad aver apertamente parlato in 17 anni, su cui ci si è concentrati nelle scorse puntate, bensì sulla sua famiglia, che, come vi abbiamo già detto, è amica da anni con quella di Anna Corona.

Per chi non lo ricordasse, facciamo presente che i genitori di Anna Corona vivevano sullo stesso pianerottolo della famiglia Della Chiave, ma non solo. Avete presente tutti la barca fatta con il linguaggio dei segni da Battista Della Chiave, giusto? Una persona non informata dei fatti, pensa che sia una barca, ovviamente. Tuttavia la famiglia Della Chiave con la famiglia Corona (e altre persone che poi sono state coinvolte nell’indagine) avrebbero lavorato insieme fino a che Della Chiave non ha aperto un ristorante il cui nome è Il Veliero.

Ma il nipote, Peppe/Pino, cosa c’entra con il caso? Giuseppe Della Chiave ai tempi della scomparsa di Denise Pipitone era fidanzato con Loredana Genna, amica di Anna Corona, che avrebbe dato delle SIM non nominative alla famiglia per parlare senza essere intercettati. In più, Peppe, secondo le informazioni di Quarto Grado, sarebbe indagato insieme alla mamma di Jessica Pulizzi per il sequestro di Denise. È forse per le dichiarazioni che fece lo zio Battista 9 anni dopo (ai tempi ritenute non attendibili), o ci sono altre piste?

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Battista Della Chiave
Fonte: Chi l’ha visto?

In ogni caso, c’è bisogna credere alla storia del povero Battista Della Chiave che da tutti i suoi parenti viene considerato come uno stupido, come qualcuno che non intende e non comprende? Il web è più propenso a crederci, soprattutto considerando anche le intercettazioni del 24 novembre del 2004. Battista accusa un certo Peppe, che però non sembra essere suo nipote poiché lui lo nega a Chi l’ha visto, e quel 24 novembre sentiamo delle intercettazioni dallo scooter di Jessica Pulizzi in cui la ragazza parla del rapimento con altri e viene chiamato in causa PeppeMa Peppe che ti ha detto, dove la devo portare?», «Fuori»).

Oggi, in più, insieme a Chi l’ha visto, ci chiediamo: «Il testimone sordo, suo zio Battista Della Chiave, fu condizionato? Giuseppe conosceva Anna Corona? Cosa c’entra il ristorante Il Veliero in questa storia?». Se fu condizionato o no, purtroppo, possiamo solo ipotizzare poiché l’uomo è defunto. Sulla conoscenza fra Giuseppe e Anna, ci sono le testimonianze dei colleghi di Della Chiave a confermarla. E su Il Veliero, rimane ancora il dubbio se fosse quello a cui si riferiva Battista.

Quello che sappiamo, tramite delle intercettazioni, è che l’unico uomo a parlare è stato sottoposto a diverse pressioni da parte dei familiari per convincerlo a non deporre o, addirittura, a dire il falso. In più, in tribunale per l’incidente probatorio in cui doveva rilasciare la sua testimonianza, Battista è insieme al nipote, che ai tempi (e anche oggi, a quanto pare) era indagato, e come interprete c’è suo figlio, cugino dell’indagato. Tuttavia, Battista non nega quello che ha detto, ma si avvale della facoltà di non rispondere, facendo archiviare il suo fascicolo.

La storia di Denise Pipitone

Vi invito a visitare il sito ufficiale creato dalla famiglia di Denise Pipitone per informarvi meglio su questa storia. Noi cercheremo di riassumere, toccando però tutti i punti fondamentali. Era il primo settembre 2004, una bella giornata in Sicilia e la piccola Denise di quattro anni giocava nel giardino con la sua cuginetta. In quella strada abita anche una zia, che la vede correre verso casa alle 11.45 circa. Ma Denise Pipitone a casa non è mai tornata. Da quel momento, iniziano le ricerche.

Un mese e mezzo dopo la sua scomparsa, Denise Pipitone è avvistata a Milano con un gruppo di nomadi, un uomo, due donne e tre bambine. La donna parla una lingua straniera, mentre la bambina italiano, come si vede da un video registrato da una guardia giurata che intanto avverte le autorità che purtroppo arrivano troppo tardi. I carabinieri sono convinti che quella fosse proprio Denise Pipitone.

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Denise Pipitone

Da quell’ottobre 2004, nonostante i tanti appelli della madre, i presunti avvistamenti (insieme anche a molte persone che pensano di essere la piccola siciliana, tra cui Olesya) che non hanno mai portato a nulla, la mamma di Denise Pipitone, Piera Maggio, non ha mai perso le speranze, e noi ci auguriamo che prima o poi potrà abbracciare nuovamente sua figlia, e soprattutto avere la giustizia che merita.

A maggio 2021 la Procura di Marsala ha deciso di riaprire il caso di Denise Pipitone, scomparsa all’età di 4 anni proprio a causa degli ipotetici errori che ci sono stati nel corso degli anni, insieme a tutti gli ipotetici depistaggi. Al momento le indagini sulla scomparsa di Denise Pipitone sono ancora in corso e, dopo 17 anni, è stata perquisita la casa in cui un tempo abitava Anna Corona. Mercoledì 12 maggio l’avvocato Frazzitta, che si occupa del caso, riceve una lettera anonima in cui vengono svelati degli importanti dettagli per l’indagine.

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