Anna Corona parla sulla scomparsa di Denise Pipitone

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Nella puntata di ieri di Quarto Grado, dopo anni di silenzio torna a parlare Anna Corona, che fa un appello che nessuno si aspettava ma che, comunque, non ha convinto quasi nessuno, anzi, in tanti si sono indignati per come Quarto Grado abbia gestito l’intervista. Anna Corona, madre di Jessica Pulizzi, sorellastra di Denise Pipitone che era stata indagata per il suo rapimento, ha voluto lanciare un appello a Piera Maggio, mamma della piccola scomparsa nel 2004.

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Proprio ieri abbiamo parlato delle nuove novità sul caso di Denise Pipitone. In primis c’era la perquisizione della casa dove, ai tempi della scomparsa della piccola, abitavano Anna Corona e Jessica Pulizzi, che, per la prima volta dopo 17 anni, è stata perquisita da capo a fondo. Proprio per questo motivo Anna Corona è stata intervistata da Quarto Grado, ma non a tutti è piaciuto quello che ha avuto da dire. Altri invece, sembrano essersi ricreduti, tuttavia a quest’ultimi le persone che stanno lottando per far venir fuori la verità incoraggiano a ricordarsi di tutte le cose che nelle indagini non sono andate, di tutti gli errori.

Mamma Piera, comunque, non ha mai perso le speranze, non ha mai smesso di lottare, di cercare, di postare le foto della sua piccola che oggi sarebbe 21enne su tutti i social, e finalmente nelle ultime settimane, da quando a causa di una ragazza russa, Olesya, che si credeva potesse essere Denise Pipitone il caso è tornato sulle bocche di tutti ed ecco che chiunque ne parla di nuovo, condivide e cerca giustizia proprio come la madre, ma l’ufficialità è arrivata quando, finalmente, il caso irrisolto e colmo di errori è stato riaperto, e adesso ci si sente più vicini alla verità di sempre.

Tuttavia, proprio come durante le prime indagini, Piera Maggio viene privata di qualsiasi rispetto che una donna che soffre per la scomparsa per la propria figlia dovrebbe avere a prescindere. Durante la fiaccolata in onore di Denise Pipitone organizzata dal sindaco per invitare chiunque sappia a parlare, Piera ha raccontato di come tutta la sua famiglia, i Pulizzi (Jessica esclusa), i Pipitone, i Maggio, siano stati interrogati allo sfinimento anche con perquisizioni e intercettazioni, mentre Anna Corona e figlia sono sempre state trattate con rispetto. Ma vediamo cosa ha da dire la mamma di Jessica.

Anna Corona da Quarto Grado

«Il mio cuore  vuole la verità. Non mi tiro indietro, per la verità. Sarei andata pure io alla fiaccolata: non temo di essere solidale con chi chiede la verità, perché anche io chiedo la verità. E anche la mia famiglia la chiede», ha detto Anna Corona alle telecamere di Quarto Grado, sottolineando poi come, se la polizia ritiene opportuno controllare la sua vecchia casa, per lei va bene, «in quella casa possono controllare tutto, anche tutti i lavori fatti ogni anno».

La fiaccolata di cui parla è quella che abbiamo citato prima, ovvero quella dedicata a Denise Pipitone e organizzata dal Sindaco di Mazara, per invitare i cittadini che sanno qualcosa a parlare, perché la città «non sopporta più e insieme ai genitori vuole la verità». Le viene chiesto perché non è andata alla fiaccolata ma, lei ritiene che sia una «domanda inopportuna, perché è stata una giornata particolare», probabilmente riferendosi al fatto che la sua ex casa è stata perquisita poiché si riteneva che ci fosse il cadavere della piccola dietro un muro.

«Ho due figlie che continuano a essere perseguitate, mortificate. Minacciano di morte noi e la bambina di mia figlia. Questo è il popolo italiano, che crede ai processi mediatici. Siamo stanche, perché abbiamo dimostrato di essere innocenti attraverso un processo. Se avessi avuto qualcosa da dire, l’avrei detta e non bisogna confondere il silenzio con l’omertà. Se sapessi anche un minimo dettaglio, per favorire la ricerca di Denise, parlerei. Con Piera Maggio siamo state amiche, ma non so niente».

Anna Corona

A proposito di Piera Maggio, ha poi parlato del rapporto che avevano, negando che ci fossero dei litigi fra loro. «I tradimenti sono all’ordine del giorno. Sono una mamma tanto quanto Piera Maggio: non avrei mai toccato una bambina per un tradimento. I figli valgono molto di più di un tradimento. Il movente del tradimento non esiste… già andavo avanti con la mia vita. Dalla mia separazione alla scomparsa di Denise, sono passati quattro anni», ha continuato.

Piera Maggio, sul sito ufficiale dedicato a Denise Pipitone, ha anche spiegato il rapporto fra lei e Piero Pulizzi, padre di Denise e oggi suo marito: «Il sig. Pietro Pulizzi, il padre naturale di Denise Pipitone, era sposato con la sig.ra Anna Corona, da cui ha avuto due figlie, Jessica e Alice Pulizzi, matrimonio conclusosi ancor prima che instaurasse un legame sentimentale con la Sig.ra Pietra Maggio, dal cui rapporto è nata Denise, bambina fortemente voluta.»

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Tornando ad Anna Corona, ha fatto una sorta di appello alla città: «questa città deve ricordarsi che la famiglia Corona è corretta ed educata», per poi aggiungere che adesso anche sua figlia Jessica è una mamma di una bambina di 8 anni che sta cercando di crescere, educare e tutelare, tuttavia, secondo lei, «è da troppo tempo che siamo schiacciate da tutto questo. Siamo in televisione 24 ore su 24. Questo non è il modo di fare informazione, non è il modo di far vivere le persone. Ci vuole molta correttezza e rispetto: per Denise, per mia nipote e anche per persone ritenute innocenti dopo tre gradi di giudizio».

Alla fine dell’intervista ha persino affermato di voler la verità tanto quanto Piera Maggio «perché ho le mie figlie. Lo desidero dal profondo del cuore, perché la verità rende liberi. Siamo persone pulite: l’ha dimostrato un processo e un’archiviazione… Non so perché sia stato riaperto, a questo penseranno gli avvocati. La gente ci giudica: non lo ritengo corretto. Siamo nel 2021: non sono preoccupata e non ho paura di camminare a testa alta nella mia città, sia io che le mie figlie». Insomma, Anna Corona ha sottolineato la sua innocenza. Tuttavia il web continua a non crederle.

Le opinioni sul web

La storia di Denise Pipitone

Vi invito a visitare il sito ufficiale creato dalla famiglia di Denise Pipitone per informarvi meglio su questa storia. Noi cercheremo di riassumere, toccando però tutti i punti fondamentali. Era il primo settembre 2004, una bella giornata in Sicilia e la piccola Denise di quattro anni giocava nel giardino con la sua cuginetta. In quella strada abita anche una zia, che la vede correre verso casa alle 11.45 circa. Ma Denise Pipitone a casa non è mai tornata. Da quel momento, iniziano le ricerche.

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Un mese e mezzo dopo la sua scomparsa, Denise è avvistata a Milano con un gruppo di nomadi, un uomo, due donne e tre bambine. La donna parla una lingua straniera, mentre la bambina italiano, come si vede da un video registrato da una guardia giurata che intanto avverte le autorità che purtroppo arrivano troppo tardi. I carabinieri sono convinti che quella fosse proprio Denise Pipitone.

Da quell’ottobre 2004, nonostante i tanti appelli della madre, i presunti avvistamenti (insieme anche a molte persone che pensano di essere la piccola siciliana, tra cui Olesya) che non hanno mai portato a nulla, la mamma di Denise, Piera Maggio, non ha mai perso le speranze, e noi ci auguriamo che prima o poi potrà abbracciare nuovamente sua figlia, e soprattutto avere la giustizia che merita.

A maggio 2021 la Procura di Marsala ha deciso di riaprire il caso della bambina scomparsa all’età di 4 anni proprio a causa degli ipotetici errori che ci sono stati nel corso degli anni, insieme a tutti gli ipotetici depistaggi. Al momento le indagini sulla scomparsa di Denise Pipitone sono ancora in corso e, dopo 17 anni, è stata perquisita la casa in cui un tempo abitava Anna Corona.

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