DDL Zan ancora rinviato

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Ieri vi abbiamo dato alcuni consigli su come cercare di permettere la calendarizzazione del DDL Zan, e poi vi abbiamo anche detto che, nel pomeriggio, si sarebbe tenuto l’ufficio di presidenza della commissione e, ancora una volta, PD, insieme a Liberi e Uguali, Italia Viva, Movimento 5 Stelle e gli altri partiti a favore, hanno provato a farlo calendarizzare il disegno di legge. Inutilmente, però, perché il presidente della commissione Giustizia Andrea Ostellari è un leghista che proprio non vuole sentirne parlare.

Per chi non lo sapesse ancora, il DDL Zan è un disegno di legge proposto a luglio da Alessandro Zan, deputato del Partito Democratico, con l’obiettivo di far cessare qualsiasi tipo di discriminazione e di violenza per orientamento sessuale, genere e identità di genere.Una legge che si sarebbe integrata a quella Mancino, con cui si puniscono i crimini e le discriminazioni per nazionalità, etnia o religione. Una legge simile a quella proposta già nel 1996 da Nichi Vendola, che però non fu approvata.

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Fonte: twitter

Che la Lega, insieme a Fratelli d’Italia, sia contraria al DDL Zan non ci stupisce minimamente. Tuttavia il fatto che un presidente della commissione Giustizia continui a rimandare e rimandare un disegno di legge che vuole solo proteggere delle persone che non sono minimamente protette (perché, altrimenti, Maria Paola e Willy non sarebbero morti, e come lei tutte le altre vittime di omofobia e odio razziale!).

Matteo Salvini dice di essere «contro il DDL Zan per continuare a dire liberamente che ai bambini servono mamma e papà», come se la legge lo vietasse. Forse Matteo Salvini dovrebbe prendere esempio dai bambini e cominciare a imparare a leggere per bene il testo, perché in nessun modo viene negato di poter esprimere la propria opinione. Poi se vuole essere libero di discriminare chiamando fr***o o ne**o, è un altro paio di maniche.

Tra l’altro, per chi è contro il DDL Zan perché «tutte le discriminazioni sono uguali» o perché pensano che poi gli omosessuali avrebbero più diritti di loro (e già così fa ridere), c’è da dire che anche loro sarebbero protetti se qualcuno li discriminasse in quanto eterosessuali. Solo che è un caso su dieci, capiamo che sia anche solo difficile pensare di essere discriminati in quanto eterosessuali.

DDL Zan ancora una volta bloccato

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Fonte: twitter

Nonostante tutti gli interventi negli ultimi giorni (vi segnaliamo che oggi sul profilo Instagram di avvocathy ci sarà Alessandro Zan alle ore 21, e l’avvocatessa ha anche invitato Simone Pillon, uno dei politici che più va contro al DDL Zan, uno dei volti del Family Day), nonostante i grandissimi numeri che ha raggiunto la petizione per accelerare la calendarizzazione, il DDL Zan è stato ancora una volta rinviato.

Il presidente leghista della commissione Giustizia, Andrea Ostellari, ha deciso così, impedendo anche la discussione in Commissione, come aveva già fatto il 30 marzo. Per far ciò, ha scelto di proporre di unicare il disegno di legge contro l’omotransfobia ad altri provvedimenti simili, rimandando tutto alla Presidenza, occupata dalla presidente del Senato Elisabetta Casellati, di Forza Italia, che convocherà l’ufficio di presidenza per decidere i tempi.

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Fonte: facebook

Ostellari su Facebook ha scritto che «la calendarizzazione del DDL Zan non è tecnicamente procedibile. Lo avevamo segnalato sin da novembre. Evidentemente qualcuno non aveva letto bene le carte. Ora si rimanda quel testo, con altri 4, al presidente del Senato per la riassegnazione. Quante polemiche inutili e quanti commenti in questi giorni… bastava studiare» e, purtroppo, non ci sorprende minimamente.

Franco Mirabelli, senatore del PD e componente della commissione Giustizia, si augura che il Presidente possa cambiare idea e che la calendarizzazione possa avvenire al più presto possibile: «non mi pare ci siano più scuse dopo questo passaggio. Già fra oggi e domani, per arrivare di nuovo in ufficio di presidenza la prossima settimana. Ci siamo impegnati per discutere nel merito evitando ogni scivolata ideologica», ha detto.

Tuttavia, il centrodestra e soprattutto Simone Pillon restano fermi sulla propria posizione e non sembra che cambieranno facilmente idea. Secondo il senatore leghista, infatti, il DDL Zan è un «testo ideologico e come tale va considerato». Parlare di omofobia e accostare i diritti civili degli omosessuali ci riporta tanto in Polonia, dove la comunità LGBT è considerata come una mera ideologia. Tuttavia, lo stato governato da Duda (e con cui Matteo Salvini vuole creare un rinascimento europeo) è il più omofobo dell’Unione Europea. L’Italia, invece, dovrebbe essere un passo avanti.

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