Crisi di governo in Olanda: si dimette l’intero governo per scandalo

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Non abbiamo ancora nessuna catastrofe mondiale, ma il 2021 è iniziato in un modo piuttosto turbolento per quanto concerne la politica. Dall’irruzione in Parlamento, al presidente degli Stati Uniti d’America accusato d’impeachment per la seconda volta, alla crisi di governo in Italia a quella in Olanda, notizia delle ultime ore. Il governo Rutte, dopo 10 anni al potere, ha preso la decisione di dimettersi in seguito allo scandalo sul bonus figli.

Mark Rutte è un politico del Partito Popolare per la Libertà e la Democrazia (Vvd) e negli ultimi giorni è stato al centro delle critiche nel suo Stato, finché non ha preso la decisione di dimettersi, insieme a tutti i ministri del governo. In una conferenza stampa ha infatti annunciato che avrebbe presentato, dopo una decisione unanime del gabinetto, le sue dimissioni al re Gugliemo-Alessandro. Ma cos’è successo precisamente in Olanda?

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Fonte: twitter

Lo scandalo del bonus figli in Olanda

Il caso che ha portato il governo olandese alla crisi di governo risale al 2012, quando decine di migliaia di famiglie hanno richiesto il bonus figlio che era stato introdotto dall’esecutivo. Tuttavia, da quel momento, i funzionari del fisco olandese fecero partire migliaia di accuse infondate di frode nei confronti di 20mila famiglia, costrette a indebitarsi per poter ripagare i soldi che avevano ricevuto.

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Fonte: twitter

Alcune famiglie hanno venduto la propria abitazione, altri sono stati vicini al fallimento, e tutto questo a causa di un semplice errore da parte dei funzionari. Tutto questo finché, il mese scorso, non è stato reso pubblico un rapporto parlamentare intitolato Ingiustizia senza precedenti, basato su un’inchiesta in cui sono venute a galla delle «violazioni delle norme fondamentali dello stato di diritto» da parte dei funzionari del fisco che avevano accusato di frode basate su «qualcosa di semplice quanto un errore amministrativo, senza intenti maliziosi».

Un errore semplice che, però, è costato fin troppo a 20mila famiglie in Olanda. Chris van Dam, presidente della commissione d’inchiesta, ha definito quest’ingiustizia come un processo di massa in cui sono state coinvolte e perseguitate 20mila famiglie, senza alcuna possibilità di potersi opporre a quello che lo Stato richiedeva. Nel rapporto c’è anche scritto che non sono colpevoli solo i funzionari, ma anche i ministri, i parlamentari e i giudici di tribunale: hanno tutti una piccola responsabilità.

In seguito al rapporto reso pubblico, venti famiglie hanno deciso di muoversi legalmente contro i ministri dei tre partiti della maggioranza in Olanda coinvolti in questo scandalo.

La crisi di governo in Olanda

Nessuno è in realtà rimasto sospeso dalla crisi di governo e dalla decisione di Mark Rutte di dimettersi, soprattutto dopo che Lodewijk Asscher, leader del Partito laburista (PvdA) si è dimesso nella giornata di ieri. Asscher era stato, tra il 2012 e il 2017 sempre durante un governo Rutte, ministro per gli Affari sociali. Su Twitter ha scritto:

«Giustamente, il gabinetto si dimette. Persone innocenti sono state criminalizzate, le loro vite sono state distrutte e la Camera è stata informata in modo errato e incompleto di questo. Ma è incredibile se i responsabili continueranno a essere leader di partito.»

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Fonte: twitter

Quello a cui si riferisce è alla scelta di Mark Rutte, che in conferenza stampa ha dichiarato di non aver avuto un coinvolgimento diretto ma indiretto con questo scandalo, e proprio per questo ritiene di poter continuare a essere leader del suo partito (che continua a essere il favorito per le prossime legislative che si svolgeranno il 17 marzo 2021). «La popolazione si aspetta che proseguiamo a fare ciò che è necessario nell’interesse del Paese», ha detto.

Questa sua scelta non è andata bene all’opposizione così come anche sui social, anche in Italia in molti sono rimasti turbati da questa notizia:

Altri invece fanno presente come in Olanda si torni subito alle urne nonostante la pandemia (facendo riferimento a come in Italia, invece, questo non accada). Tuttavia, questi fenomeni dovrebbero anche ricordare che le elezioni in Olanda, con crisi di governo e senza crisi di governo, si sarebbero comunque tenute a marzo 2021, e in più fare un paragone con la situazione in Italia è insensato, poiché in Olanda il governo è accusato di frode certa. Ancora una volta, ce la facciamo la prossima volta.

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