È di nuovo polemica per il nuovo commissario della sanità calabrese

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Negli scorsi giorni non si è fatto altro che parlare del commissario della sanità calabrese, e oggi non fa differenza. Tuttavia, mentre negli scorsi giorni il protagonista del gossip era Saverio Cotticelli, oggi al centro dell’attenzione c’è Giuseppe Zuccatelli, appena nominato ma che è già al centro della polemica. Insomma, alla Calabria, che ricordiamolo, è zona rossa, non ne va una bene!

Iniziamo dal principio, dalla gaffe di Cotticelli che ha portato il Premier Conte a licenziarlo sebbene, il giorno dopo, abbia dato lui stesso le proprie dimissioni. Guarderemo poi il video che coinvolge Zuccatelli, un video che ha in sé del tragicomico, considerando che è risultato positivo al Covid-19 (fortunatamente è asintomatico). Insomma, passeremo da un commissario della sanità all’altro.

La gaffe di Cotticelli

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Fonte: twitter

Andava tutto bene, più o meno, fino a quando qualche giorno fa il commissario della sanità calabrese Saverio Cotticelli ha fatto la sua apparizione in una trasmissione televisiva di Rai3, Titolo V, dimostrando un’ignoranza maestrale sul suo ruolo e soprattutto sul settore che avrebbe dovuto gestire al meglio.

All’inizio della trasmissione ha affermato che, secondo la sua opinione basata su dati non certi ( lui ritiene non più di 113) di posti di terapie intensive in Calabria, la regione non merita la zona rossa, per, in sintesi, riteneva che il governo avesse sbagliato con il renderla l’unica regione del sud Italia in fase 4. Ha dovuto chiedere alla sua vice, Maria Crocco, per avere i dati certi dei rianimatori calabresi.

Tuttavia, il suo scivolone più tragico avviene quando, in diretta, lui scopre di essere il responsabile del piano Covid, dimenticando quindi di aver approvato il piano di riordino senza però averlo reso concreto. «La devi finire, tu devi andare preparato», gli dice la sua assistente con un tono anche abbastanza severo. Il piano operativo prevedeva l’attivazione di 400 posti letto di terapia intensiva in tutta la regione, come possiamo leggere in una nota:

«la presidente Jole Santelli, in accordo con il commissario straordinario Gen. Saverio Cotticelli e con il supporto del Dipartimento della Salute, ha approvato il piano che prevede l’attivazione di 400 posti letto di terapia intensiva e subintensiva per le aree nord, centro e sud della Regione».

Oltre alle strutture, tra l’altro, appaiono anche dei Covid Hotel, inesistenti in Calabria, ovvero delle «strutture di proprietà regionali, sono stati individuati con l’Agenzia dei Beni Confiscati strutture idonee sull’intero territorio regionale, oltre che strutture dell’Esercito». Nonostante ciò, nessuno ha mai saputo niente di questi posti che forse oggi avrebbero contribuito a non rendere la Calabria zona rossa.

Dopo aver saputo questa notizia, è intervenuto Giuseppe Conte in persone, che ha scritto sui diversi social: «Il commissario per la sanità in Calabria Saverio Cotticelli va sostituito con effetto immediato. Voglio firmare il decreto già nelle prossime ore: i calabresi meritano subito un nuovo commissario pienamente capace di affrontare la complessa e impegnativa sfida della sanità.»

La polemica sul nuovo commissario della sanità calabrese

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Fonte: twitter

Dopo questo grande fail dell’ex commissario della sanità calabrese, il suo sostituto è Giuseppe Zuccatelli, già popolare per un video che lo ritraeva divenuto molto virale sui social qualche mese fa. In questo video, che ha sconvolto tutte le persone che lo hanno visto che è lo hanno fatto arrivare in tendenza su Twitter, Zuccatelli fa delle dichiarazioni molto controverse riguardo il Covid-19, in particolare sul modo in cui si contagia.

«Le mascherine non servono. Serve il distanziamento. Per contagiarti dovrei baciarti per 15 minuti» afferma nel video postato sui vari social da più persone indignate che la sanità calabrese sia «ancora affidata a un incompetente». La gente si lamenta che «il Cdm riesce perfino a sostituire un impreparato con un negazionista».

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Fonte: twitter

«Serve la distanza. Perché per beccarti il virus, se io fossi positivo tu dovresti stare con me e baciarmi per 15 minuti. Altrimenti non te lo becchi il virus. Il virus te lo becchi se le gocce di saliva ti arrivano per minimo 15-20 minuti addosso.»

Tuttavia, Zuccatelli, oggi positivo al Covid-19 a distanza da diversi mesi dalle sue errate affermazioni nel video (che risale ad Aprile), si giustifica dicendo che «le mascherine sono parte della fondamentale strategia di contrasto al Covid 19. Quindi, invito tutti a utilizzarle, così come a rispettare il distanziamento fisico». E ancora afferma che

«L’esperienza di questi mesi, tuttavia, ci ha insegnato che si tratta di un virus per molti versi ancora sconosciuto per evoluzione e modalità di diffusione. Le conoscenze si sono consolidate nel corso dei mesi, in accordo con gli studi scientifici condotti. Le mie affermazioni errate, estrapolate impropriamente da una conversazione privata risalgono al primo periodo della diffusione del contagio».

#Zuccatelli:
Per chi ricorda che il nuovo commissario alla sanità in Calabria sul Covid sosteneva che la mascherina non servisse “a un c*zzo” e che per infettarsi fosse necessario baciarsi 15 minuti con la lingua in bocca, “altrimenti non te lo becchi”pic.twitter.com/azOkNGXVi5

Insomma, il nuovo commissario della sanità calabrese ha fatto lo stesso errore di molti all’inizio della pandemia: sottovalutare il virus (come avevano fatto anche Giorgia Meloni e Matteo Salvini). Sembra che oggi la sua idea sia cambiata, e lo speriamo anche noi, perché la Calabria merita di avere un commissario della sanità che sappia gestire la salute dei cittadini.

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