Come per disincanto: recensione del sequel del classico Disney

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Quando è stato annunciato il sequel di Come d’incanto, siamo impazziti! È uno di quei film che durante la nostra infanzia ci ha fatto sognare di più, con un mondo magico e uno reale che si incontrano con le solite cartoni Disney, quindi pensare di avere un sequel di un film che è un classico, dopo 15 anni dalla sua uscita sul grande schermo, è davvero emozionante. Ma com’è? Ha rispettato le nostre aspettative? Assolutamente sì! Ma non vi anticipo nulla.. per adesso. Questo per dire che in quest’articolo saranno presenti spoiler di Disenchanted/Come per Disincanto, quindi se ancora non l’avete visto, fermatevi qui!

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Poster italiano di Come per Disincanto

Giselle è una principessa giovane e molto spensierato che cerca il suo lieto fine nel principe Edward, tuttavia la regina Narissa la spedisce a New York, nel mondo reale, dove conoscerà Robert Philiph e si innamorerà di lui. Robert è un avvocato divorziato che abita a New York nsieme alla figlia e, ormai, non crede più nell’amore. Gli altri personaggi solo il principe Edward, il tipico principe delle favole che cerca di salvare la principessa, la Regina Narissa, sovrana di Andalasia e matrigna di Edward.

Per l’incantevole principessa Giselle la vita è – letteralmente – una favola. Il suo desiderio di incontrare il principe azzurro con cui scambiare “il bacio del vero amore” si avvera quando il principe Edward sente la sua melodiosa voce da soprano e corre da lei. Ma proprio mentre sta per andare in sposa a Edward, Giselle cade sotto l’incantesimo della regina Narissa, madre del Principe Azzurro, pronta a tutto pur di tenere la ragazza alla larga dal suo trono. Da personaggio animato in una terra piena di musica e colori, Giselle viene trasformata in una donna in carne e ossa e trasportata agli antipodi del suo regno, nella moderna e tutt’altro che magica Manhattan.

Trama di Come d’incanto

Il film è stato candidato agli Oscar del 2008 come miglior canzone per Happy Working Song, So Close e That’s How You Know, ai Golden Globe, ai Critics’ Choice Movie Award (vincendo nella categoria “miglior film per la famiglia”), ai Grammy Award, agli MTV Movie Awards, ai Satellite Award, ai Saturn Award (vincendo come miglior film fantasy, miglior attrice protagonista e miglior colonna sonora) e tanti altri ancora.

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Come per Disincanto

Amy Adams, intervistata durante il Tonight Show starring Jimmy Fallon, disse che «abbiamo girato in Irlanda. Ci sono davvero tutti. E abbiamo avuto anche delle grandi aggiunte al cast, come Maya Rudolph, che interpreta la villain del film. Ci siamo divertiti davvero tanto insiemeCi saranno molte più canzoni e molti più balli, il che ti rende molto più umile. L’ultima volta che ho ballato così tanto come devo fare per questo film, non avevo passato la soglia dei trent’anni. E adesso non ho più trent’anni».

Il sequel è diretto da Adam Shankman e include nuove canzoni di Alan Menken (vincitore del premio Oscar) e Stephen Schwartz, mentre la sceneggiatura è di Brigitte Hales, con un soggetto di J. David Stem & David N. Weiss e Richard LaGravenese. Prodotto da Barry Josephson, Barry Sonnenfeld e Amy Adams, mentre Jo Burn, Sunil Perkash e -. Adam Shankman sono gli executive producer. Nel cast ritornano Amy Adams, Patrick Dempsey, Maya Rudolph, Yvette Nicole Brown, Jayma Mays, Gabriella Baldacchino, con Idina Menzel e James Marsden.

Come per Disincanto: cosa ne pensiamo

È stato come rivedere dei vecchi amici: Come per Disincanto ha debuttato su Disney Plus la scorsa settimana e ha fatto impazzire i fan di tutto il mondo con i suoi personaggi che tanto ci erano mancati! La prima cosa bella di Disenchanted sono proprio loro: rivederli nei loro stessi panni dopo 15 anni di differenza fa tanto piacere, soprattutto perché sono invecchiati proprio come delle persone normali. La stessa Giselle, la principessa, è resa umana, e non solo a livello di aspetto fisico ma anche parlando di carattere: certo, canta ancora come se fosse in un cartone, ma è anche sopraffatta dallo stress e dall’infelicità.

In ogni caso vediamo la gioiosa famigliola, con un componente in più, trasferirsi in una nuova casa, abbandonando New York City e quindi anche tutte le loro vecchie abitudini. In più Morgan è ormai un’adolescente, e il fatto di essere letteralmente un personaggio del mondo dei cartoni non esonera Giselle dall’essere una matrigna nei confronti della figlia del marito. E questo la distrugge, perché lei ovviamente cerca di fare del suo meglio per lei, ma il suo meglio non è quello che la figlia, generazione Z, vuole: niente fiorellini e niente canzoncine.

Nella nuova città, in più, incontrano la cosiddetta ape regina della città, interpreta dalla magnifica Maya Rudolph. Malvina Monroe è amata e temuta da tutti, e ovviamente il figlio (che non vediamo più di tanto sullo schermo) ha una bella cotta per la nostra Morgan. Cercando di imitare Malvina, Giselle fa un’incantesimo (tramite una bacchetta regalata da Edward e Nancy alla sua seconda figlia) alla città, trasformando tutto nel mondo fatato a cui era abituata in Andalasia… ma in poco tempo lei non è più la principessa quanto più la matrigna cattiva, e quindi spetta a Morgan risolvere la situazione.

Si può dire quindi che in Come per Disincanto ci siano due villain: Malvina, che poi nel mondo fatato diventa la regina cattiva, e la stessa Giselle. La lotta fra le due è davvero iconica e divertente, e tra l’altro nell’intera pellicola sono presenti diversi riferimenti ai classici della Disney. Pensiamo agli abiti indossati dai personaggi: Tyson (il figlio di Malvina) indossa un completo che ricorda quello del Principe Filippo, mentre le due amiche/sottoposte della regina cattiva indossano i colori di Genoveffa e Anastasia. Anche l’abito di Morgan ricorda tanto quello di Cenerentola (e in generale tutta la storia della matrigna cattiva).

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Come per Disincanto

Il film ovviamente si conclude con un lieto fine, con un tutti vissero per sempre felici e contenti: Morgan riesce a salvare tutti e si dimostra una vera figlia di Andalasia (all’inizio aveva un po’ di dubbi e si sentiva inferiore rispetto alla sorella, figlia biologica di Giselle), Giselle torna in sé e la famiglia si ambienta tranquillamente in città. Adesso il dubbio resta solo uno: fra quindici anni dobbiamo aspettarci la terza parte del film?

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