Catherine Zeta Jones e la gaffe di Vanity Fair

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L’abbiamo chiamata gaffe perché mancanza di rispetto nei confronti di un’attrice vincitrici di un Oscar e di tantissimi altri premi, con persino un’Onorificenza dell’Impero Britannico, era troppo lungo. Catherine Zeta Jones è stata protagonista contro un fenomeno combattuto dalle femministe da ormai anni: l’anonimità delle donne nei giornali, che diventano «moglie di…», «mamma» o semplicemente vengono chiamate per nome come se fossero delle amiche d’infanzia e non delle donne che si sono impegnate per ottenere il successo che hanno. Ma di questo ne abbiamo già approfonditamente parlato qui.

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Fonte: Twitter

Oggi parliamo di un caso in particolare, quello di Catherine Zeta Jones, attrice a Broadway, al cinema e in televisione, ballerina, cantante, doppiatrice, commendatore dell’Ordine dell’Impero Britannico e, se proprio vogliamo mettere i puntini sulle i, anche sex symbol. Cos’è successo a questa splendida attrice? È incappata in quello che tutte le donne di successo che sposano un uomo di successo prima o poi si trovano ad affrontare: divenire le «mogli di…». Il problema è che, questa volta, è stato persino sbagliato il nome del marito.

Vanity Fair infatti l’ha etichettata come «La moglie di Michael Keaton», ma in realtà Catherine Zeta Jones, di cui non è neanche stato citato il nome nel tweet e probabilmente se non ci fosse stata la foto non avremmo neanche capito di chi si trattasse, è sposata con un altro Michael, ovvero Michael Douglas, attore e produttore cinematografico vincitore di due Oscar, 4 Golden Globe, un Premio BAFTA e un Premio Emmy. A sua volta, però, la Zeta Jones ha vinto un Oscar, un premio BAFTA, tre Screen Actors Guild Awards, un Tony Award e potremmo ancora continuare.

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Fonte: Twitter

Per cui perché eliminare completamente l’identità di una donna che tra l’altro ha ottenuto un nuovo ruolo, quello della matriarca della famiglia Addams in Mercoledì, serie Netflix di Tim Burton, facendola divenire una «moglie di…» come se nella sua vita il vanto suo più grande fosse quello di essere una moglie. Se proprio si vuole giocare a indovina indovinello e non scrivere il nome dell’attrice, perché non scrivere «La vincitrice del Premio Oscar del 2003 per Chicago…»? Così si fa solo il gioco dei sessisti.

Tra l’altro, Vanity Fair non ha neanche chiesto scusa. Si parla di questa situazione da quando ieri è stato pubblicato il tweet sul profilo ufficiale su Twitter, divenendo subito virale (al momento conta 374 tweet di citazione), e da quel momento non c’è stata una risposta da parte del famoso Magazine che è approdato in Italia da quasi 20 anni. Cos’hanno pensato di fare, allora? Hanno scritto un articolo contro i giornalisti che rendono anonime le donne di successo. Praticamente quello che hanno fatto loro, risultando solo incoerenti. Quando la toppa è peggio del buco.

«Ci avete fatto caso a come spesso si parla dei traguardi raggiunti da una donna? Spariscono i cognomi, fioccano soprannomi confidenziali e il tutto viene ridimensionato a una sfera di “simpatica giocosità”», hanno scritto oggi. Il giorno prima, invece: «La moglie di Michael Keaton è stata scelta per interpretare l’iconica matriarca in «Mercoledì», serie Netflix affidata alla direzione registica di Tim Burton. Accanto a lei, come Gomez Addams, Luis Guzmán».

Catherine Zeta Jones: la rivolta sui social

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Fonte: Twitter

Ovviamente, però, sui social questa circostanza non è passata inosservata, tanto che Catherine Zeta Jones è ancora in tendenza su Twitter con le persone, uomini e donne, che difendono la sua carriera e i suoi successi, tra cui non c’è quello di aver sposato Michael Douglas (e non Keaton). Vediamo quindi cosa ne pensano le persone su Twitter. Vi anticipo anche che c’è qualche maschietto che ci chiama esagerate, solo perché non comprende la differenza fra soprannomi (“CR7” e “signorina” riferito a una dottoressa).

«La moglie di chi? Cosa c’entra il marito in questa situazione? Si sta parlando di Catherine Zeta Jones. NON SIAMO OGGETTO USATE NOME E COGNOME DELLE DONNE», scrive un utente molto indignato per questa mancanza di rispetto nei confronti dell’attrice. Un’altra concorda: «A parte che suo marito è Michael Douglas, comunque Catherine Zeta Jones è un’attrice affermata che ha vinto anche un sacco di premi. Siete ridicoli».

Sono tanti i tweet simili: «Catherine Zeta Jones non solo ha un nome e un cognome ma ha anche vinto un Oscar, però secondo VF è solo la moglie di Michael Keaton (spoiler: è sposata con Michael Douglas da 20 anni)», «Innanzitutto ha un nome non la moglie di e si chiama Catherine Zeta Jones è un’attrice anche lei mamma mia cosa devo leggere nel 2021 sessisti che non siete altro vergognatevi» e ancora «immaginate parlare di catherine zeta jones e nominarla come “la moglie di tizio”».

E voi cosa pensate di questa situazione? Vanity Fair deve chiedere scusa o continuare a scrivere articoli a favore delle donne e di come i media cattivi le rendono anonime?

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