Il caso di Gloria Rosboch – Una tazza d’horror #11

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Buon sabato e bentornati nella nostra rubrica Una tazza d’horror, dove parliamo di casi e omicidi mai irrisolti e misteri inspiegabili. Quest’oggi parleremo del delitto di Gloria Rosboch una signora nubile che faceva l’insegnante, di Castellamonte. Scomparsa, in circostanze apparse subito sospette, il 13 gennaio 2016. Non mi dilungo più di tanto e scopriamo insieme l’accaduto.

Vi ricordo che se volete consigliarci dei casi di cui parlare potete farlo a fine articolo.

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Chi è Gloria Rosboch e cosa era accaduto quel 13 gennaio?

Gloria Rosboch, insegnante di Castellamonte, 49 anni, scompare nel nulla il 13 gennaio del 2016; il corpo della donna viene ritrovato soltanto un mese più tardi, il 19 febbraio, in un canale di scolo a Rivara. La donna per quanto fosse presa dalle sue cose e dal suo lavoro non si innamorò mai di nessuno e non sapeva neanche cosa significasse quella parola.

Un giorno si invaghì di un suo studente precisamente un alunno a cui gli servivano delle lezioni private, di nome Gabriele Defilippi, al tempo aveva soli 18 anni. Gabriele era gentile con lei e le faceva delle avances ma non sa che era tipico da lui questo tipo di atteggiamento e che voleva approfittarsi di lei e dei suoi comportamenti.

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Gabriele chiedeva sempre a Gloria dei soldi, ben 187 mila euro e le promise che sarebbero andati insieme in Francia e che la loro vita sarebbe cambiata al meglio, ma una volta presi tutti i soldi Gabriele sparisce. Gloria si insospettì e non credette a nulla di ciò che le disse Gabriele, rivoleva i suoi soldi sennò avrebbe messo un avvocato. Gabriele era indispettito da Gloria e non voleva finire in carcere e pensò di uccidere Gloria facendosi aiutare da un certo Obert che secondo lui dovevano spaventare Gloria.

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Passano tre giorni e giunge la notizia del ritrovamento del cadavere di Gloria Rosboch. Si trova in un pozzo di una discarica abbandonata, a pochi chilometri dall’abitazione dell’insegnante. I carabinieri fermano subito Gabriele Defilippi. Qualche ora dopo si scopre che dietro il ritrovamento del corpo c’è la confessione di un uomo che, insieme a Gabriele, sarebbe coinvolto nel delitto, ovvero di Roberto Obert, dall’età di 53 anni, un amico di famiglia, dicendo ai carabinieri: «È stato Gabriele, ho cercato di fermarlo, ma non ci sono riuscito». I fatti raccontati da Obert coincidevano con le prove e portarono i carabinieri ad arrestare Gabriele DeFilippi nonostante lui continuasse a negare tutto.

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