Caro 2021… Abbi pietà

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Ci siamo, il 2021 è iniziato e il senso di ansia perenne non è passato. Dobbiamo ancora indossare le mascherine per muoverci fuori casa, dobbiamo mantenere le distanze e non abbiamo potuto festeggiare con i nostri amici, né potremo andargli a salutare in questa prima giornata di un anno nuovo (o meglio, potremmo ma è abbastanza rischioso). In fin dei conti, anno nuovo ma stesse abitudini dello scorso.

Probabilmente il 2021 sarà un 2020 con un numero diverso per più di metà anno, finché a ottobre non riusciremo ad avere tutti o quasi un vaccino, perché solo con quello potremo ambire alla tanto attesa normalità, quella da cui cercavamo di fuggire poiché ritenevamo monotona ma che ora ci manca come non mai. Immaginate come sarà uscire la prima volta e non pensare «cavolo, ho dimenticato la mascherina».

Chissà se riterremo normalità il poter abbracciare nuovamente un amico che non vediamo da tanto tempo o se ci sembrerà strano. Chissà se potremo di nuovo tornare a lamentarci degli assembramenti nei treni, nei bus o nelle metro perché non si respira e c’è puzza e non perché non si rispettano le distanze. Chissà se riusciremo ad abituarci di nuovo alla normalità o se continueremo con queste abitudini.

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Fonte: pexels

Tuttavia, oggi non voglio parlare di Covid-19! Basta parlare costantemente del Coronavirus e di tutte le conseguenze che ha apportato nella nostra vita. Basta parlare di mascherine, distanze, assembramenti, dirette di Conte, non ce n’è Coviddi, negazionismo, no-vax. Adesso entriamo in un altro anno dei roaring twenties, in un altro anno che ci potrebbe dare molto di più. Almeno speriamo.

I propositi per il 2021

Premetto che sto continuando a scrivere questo articolo ovviamente molto informale in un dignitoso post-sbornia, per cui non mi prendo le responsabilità di quello che sto scrivendo. No, in realtà devo prendermele, la vodka liscia non può essere una scusa a tutti i problemi della mia vita e purtroppo non può eliminare le persone che non hanno nulla da fare gli ultimi giorni dell’anno e quindi devono essere ossessionati da me anche in quegli ultimi giorni.

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Fonte: pexels

I propositi per il 2021… Quest’anno, questo 2021 (è così strano scriverlo perché mi sembra solo ieri che Morgan ha detto quel «che succede?») deve essere diverso, come dovrebbe esserlo ogni anno. Ho aperto il mio paper blank, non appena ho avuto le forze per alzarmi dal letto e indossare qualcosa che non fosse il mio pigiama morbido, caldo e soffice, e ho scritto: 2021 goals. E poi è iniziato il dramma.

Inutile dire che lo scorso anno avevo scritto cose come viaggiarepiacermi di più o anche piangere di meno che, ammettiamolo, sono state brutalmente stroncate dal 2020 a partire da maggio. Tuttavia, avevo anche scritto aprire un mio blog e portarlo avanti e in questo ci sono riuscita. Da sempre ho voluto avere un mio blog dove poter esprimere le mie opinioni, per cui sono stata più che felice di riuscire in questo proposito.

Ma, per il 2021, le mie aspettative erano davvero basse. Nessun viaggiare, nessun essere una persona migliore (però ho riscritto piangere di meno come se, per una persona ipersensibile ed empatica come me, fosse un goal possibile e minimamente realizzabile), non ho neanche scritto smetterla di cercare di dimagrire perché tanto so che non riuscirò mai a smettere di desiderarlo. Per il 2021 sono stata un po’ più realista, con i piedi per terra.

Al 2021, al 2k21 come si scrive su Instagram, ho chiesto di aiutarmi a essere più forte, sebbene questo lo debba chiedere a Giuseppe Conte e agli italiani che in questi giorni non hanno rispettato il DPCM, perché con un terzo lockdown difficilmente riuscirò a essere forte. Ho chiesto di poter ottenere dei successi, sebbene da questo punto di vista io sia stata molto soddisfatta anche dal 2020.

Al 2021 ho, in ginocchio, chiesto di aiutarmi ad andare avanti, e di permettere anche ad altre persone di andare avanti, perché se vado avanti da sola ma il passato continua a inseguirmi, non ha alcun senso. Ho sperato per la salute, ovviamente. Non nominerò la parola con la C, ma con lui costantemente presente nelle nostre vite in fin dei conti è la cosa più fondamentale. Per noi, per chi amiamo e anche per gli sconosciuti, perché essere gentili e pensare al prossimo è sempre utile.

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Fonte: pexels

Infine, a questo 2021 ho chiesto pietà. Pietà per tutto ciò che è successo nel 2020, che non per forza sono le tragedie o le persone che abbiamo perso, ma proprio per tutti gli avvenimenti messi insieme, anche quelli personali, che però ci sono serviti per essere delle persone migliori, delle persone che si preparano ad affrontare questo nuovo anno nel migliore dei modi. Buon 2021 a tutti, cari lettori!

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