F1: Carlos Sainz odiato dagli stessi Tifosi della Ferrari?

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Carlos Sainz Jr. è un pilota automobilistico attivo in Formula 1 dal 2015, esordisce alla Toro Rosso, approdando successivamente alla Renault nel 2017 e poi alla McLaren nel 2019. Il grande sogno del Cavallino rampante arriva per lui nel 2019, dopo che la Ferrari decide di annunciare la fine del contratto con il quattro volte campione del mondo Sebastian Vettel.

Carlos è anche il figlio del due volte campione del mondo di Rally Carlos Sainz Sr., ruolo che ha alzato non di poco le aspettative una volta giunto nella massima categoria, ancora di più in seguito alla firma con la scuderia della rossa.

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Fonte: Instagram @ carlossainz55

Questi spunti, però, sembrano aver elargito il diritto ad alcuni (non tutti, ma già troppi) Tifosi di poter insultare, screditare e minacciare il suo lavoro in F1. Si parla di fuoco amico, insomma. E di mancanza di sportività, voglia di mettersi in ridicolo… l’elenco potrebbe non finire mai.

Carlos Sainz: da Mr. Consistent a “secondo pilota”

La scorsa stagione si è conclusa sotto una cattiva ombra, segnata dagli avvenimento che hanno caratterizzato il finale del GP di Abu Dhabi 2021, proclamando con non poche obiezioni Max Verstappen campione del mondo.

La gara, però, ha segnato anche il quarto podio della stagione per Carlos, il quale si è così assicurato il quinto posto nella classifica del Mondiale Piloti e ha permesso alla Ferrari di affermare il terzo posto nella classifica del Campionato Costruttori. Il suo compagno di scuderia, Charles Leclerc, ha chiuso la stagione con un podio e la settima posizione nel Mondiale Piloti, puntando quest’anno a surclassare pienamente questi risultati (Ferrari volendo e permettendo).

Ferrari volendo e permettendo, certo, ma purtroppo per Carlos non si è sempre e solo trattato di problemi di affidabilità, come il guasto all’impianto idraulico accaduto al GP d’Azerbaijan, dove la rossa non è riuscita a conquistare alcun punto a causa del doppio ritiro dei suoi piloti.

Pare che tra errori e problemi tecnici Carlos Sainz non possa trovare pace: gli incidenti e i DNF aumentano, e così il malcontento dei Tifosi. La colpa non risiede però soltanto nelle capacità del pilota: ricordiamo non solo la fallace affidabilità della Ferrari, ma anche l’intervento di altri piloti, come Daniel Ricciardo ad Imola o Nicholas Latifi a Monaco.

Questo è il mondo del motorsport: è impossibile prevedere l’andazzo di ogni singola gara, chi salirà sul gradino più alto del podio e chi sarà costretto al ritiro.

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Fonte: Instagram @ carlossainz55

Questo non sembra importare a quei Tifosi che hanno deciso di riversare la loro frustrazione proprio incitando all’odio nei confronti di Carlos, invalidando così le sue capacità, soprattutto in seguito alla notizia del rinnovo con la scuderia fino al 2024.

Tra ironia, desideri di favoritismi e cattiveria gratuita, i commenti continuano ad aumentare.

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Fonte: Reddit

Stiamo parlando di professionisti, persone che dovrebbero essere abituate a ricevere critiche riguardo alle loro prestazioni (critiche costruttive, non insulti), ma anche di esseri umani.

Il tema della sportività tra gli stessi appassionati si è sempre dimostrato un campo minato, e nel corso degli ultimi anni l’attenzione a questo tipo di situazioni è fortunatamente incrementata, ma con essa anche chi decide di approfittare dei social network per esprimere la propria opinione. L’odio però non si può considerare una semplice opinione.

Forse da mettere in discussione non è la posizione di Carlos nel team, ma la stessa fede sportiva di coloro che hanno dimenticato cosa significhi davvero essere Tifosi. Tutti possono avere le proprie preferenze, ma questo non pone nessuno nelle condizioni di poter augurare la morte ad un pilota che secondo certi pareri non sta eccellendo con la sua carriera.

Criticare un errore, essere dispiaciuti e persino arrabbiati per un risultato che non si avvicina alle aspettative, è un comportamento che combacia con la indole emozionale del genere umano. Giudicare qualcuno come degno di morte o ricordarne solo gli sbagli, è solo frutto di una personalità frustrata e insoddisfatta dalla realtà che esclude le dinamiche della F1.

Nella serata di ieri (per il fuso orario italiano) si é concluso il Gran Premio del Canada proprio con un’emozionante lotta agli ultimi giri tra Max Verstappen e Carlos Sainz per la P1. La vittoria é stata conquistata dal campione del mondo in carica, ma Sainz ha saputo dimostrare pienamente di avere tutte le carte in regola per onorare il mito del Cavallino rampante.

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