Bridgerton: recensione della seconda stagione

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Abbiamo aspettato più di un anno per la seconda stagione, e ce la siamo completamente divorata in un giorno. Bridgerton 2 non ha per niente deluso, anzi, forse ci è piaciuta ancora più della prima. È stato sorprendente, ha seguito diverse storyline non lasciando nessuno indietro, ci ha tenuto con il fiato sospeso per tutta la stagione e soprattutto abbiamo visto un bel cambiamento in diversi personaggi. Non abbiamo avuto il Duca? Va bene, sinceramente non se n’è neanche sentita la mancanza come si pensava all’inizio.

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Bridgerton è una serie tv approdata su Netflix il 25 dicembre ed è sin da subito stata al centro dell’attenzione, non solo per la sua trama e per la sua somiglianza con Gossip Girl (anche se i romanzi da cui è ispirata sono precedenti a Gossip Girl, per cui forse è quest’ultima a essersi ispirata a Bridgerton) che è una delle serie più iconiche e che ci ha accompagnato per tanti anni, ma anche perché è stata prodotta dalla mamma di Grey’s Anatomy, ancora oggi una delle serie più popolari e seguite, Shonda Rhimes.

La serie è basata sui romanzi di Julia Quinn, in particolare dal primo libro The Duke and I: tuttavia, la serie alleggerisce diversi contenuti e si prende le sue dovute modifiche, tanto da rivelare qualcosa di molto importante (come sempre nelle nostre recensioni non troverete alcuno spoiler, per cui leggete tranquillamente anche se non avete finito la serie) alla fine della stagione, sebbene nei romanzi venga portato a galla solo dopo quattro libri. Ogni stagione è incentrata su un personaggio: la prima su Daphne, la seconda su Anthony.

La fiamma di Anthony, Kate Sharma, è interpretata da Simone Ashley, che abbiamo già visto all’opera in Sex Education, mentre Charithra Chandran è sua sorella Edwina, che cercherà in tutti i modi di interrompere la loro storia d’amore. Entrambe le attrici sono di origine indiana e sono state caldamente desiderata da Rhimes proprio per rendere il cast di Bridgerton ancora più inclusivo. Torna poi tutto il cast, escluso il Duca.

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Bridgerton 2: recensione della seconda stagione [SPOILER FREE]

Voglio iniziare con il protagonista della stagione: Anthony Bridgerton, libertino fino alla prima ma che in questa decide, con sorpresa, stupore e tanta gioia da parte della madre, di prendere moglie. Lo vediamo organizzato, fino al midollo, guardarsi intorno consapevole però di dover sposare il diamante della stagione, che altro non è che una deliziosa, educata, intelligente e meravigliosa ragazza indiana. Peccato, però, che lui sia palesemente affascinato dalla sorella. Ed eccoci servita una storia hater to lover, com’è giusto che sia.

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Sono stati molto piacevoli e anche tristi i flashback con la storia del protagonista, dalla morte del padre passando per tutto quello che ha dovuto vivere. Perché abbiamo sempre visto il ragazzo come un uomo severo e autoritario, ma non ci siamo chiesti il perché. In fin dei conti, però, è solo un ragazzino che è dovuto crescere troppo in fretta, che ha visto il padre morire all’improvviso e si è dovuto occupare, tutt’un tratto, di tutta la sua famiglia, inclusa la madre.

A quei tempi, infatti, una donna aveva bisogno di un uomo per esistere, e infatti gli viene persino chiesto di scegliere fra la madre e il suo fratellino minore. Parlando del padre è molto triste vedere anche la reazione della signora Bridgerton davanti alla morte del marito, e non possiamo non paragonarla a quella di Featherington, che più che altro pensava ai soldi. Tuttavia, ammettiamolo, in questa stagione abbiamo rivalutato anche lei che, alla fine, fa tutto solo per il futuro delle proprie figlie.

Presente in questa stagione di Bridgerton è anche il femminismo, che l’intelligente e per niente propensa a sposarsi Eloise scopre grazie a Theo, un affascinante ragazzo che lavora in una tipografia e mette da parte dei libri per la giovane nobildonna che è sempre stata lontana da quei pensieri, poiché cresciuta in un ambiente non consono a quelle ideologie (sebbene, comunque, le abbia sempre coltivate da sé). Più Eloise va avanti, più cresce e diviene consapevole di ciò che vuole, e soprattutto di ciò che non vuole.

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Eloise è intelligente, furba, gentile, schietta e soprattutto non le importa ciò che la gente pensa di lei (tranne se questo va a discapito della sua famiglia). Non le importa così tanto che inizia una sorta di amicizia / storia d’amore con Theo, un ragazzo che di certo non appartiene a una famiglia nobile e apprezzata, ma che è un semplice lavoratore. Insieme, i due, scoprono diversi lati della vita dell’altro, finendo a indagare insieme su Lady Whistledown. Tuttavia, proprio a causa di quest’ultima, finiscono per litigare e speriamo di rivedere il ragazzo nella prossima stagione.

Parliamo adesso dei retroscena di Lady Whistledown. Tutti, alla fine della scorsa stagione, ci siamo chiesti: come fa Penelope ad avere questa doppia vita, soprattutto considerando i problemi che ha la sua famiglia? Bene, in questa stagione abbiamo tutte le risposte e addirittura la vediamo approfittare del suo potere di influencer di qualche secolo fa, e ancora di allearsi con un personaggio che già conosciamo. Tuttavia, come le fa notare la sua migliore amica, ormai non è più se stessa, in quanto si perde come tutte le altre in gossip effimeri.

Parte fondamentale di questa stagione è la famiglia, non solo quella Bridgerton, ma anche quella Featherington e persino quella Sharma, in compagnia di Lady Dambury che è sempre presente. Le famiglie si riuniscono, litigano, discutono, lottano fra di loro e poi si riuniscono, perché in fin dei conti tutto ciò che conta è l’amore che si prova per i propri familiari. Anche quando sono nel momento più basso della propria vita, la famiglia c’è sempre, e così dev’essere.

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Citando la famiglia Sharma, arriviamo alla parte che tutti aspettavamo: le sorelle sono fantastiche, un mix di Eloise e Daphne ma in due persone. Sarà che Edwina, la piccola, è stata cresciuta dalla maggiore palesemente femminista, per cui è divenuta una Daphne con l’ideologia di Eloise. Libera, intelligente, educata, la minore. Ribelle, forte e generosa, la maggiore. Ed è proprio quest’ultima che riesce a conquistare il cuore dello scapolo più ambito della stagione. E ci riesce senza neanche provarci.

La chimica fra Anthony e Kate è papabile da chilometri e se ne accorgono letteralmente tutti tranne loro (e la sorella minore). C’è stata una scena in particolare che ci ha fatto venire gli occhi lucidi, nel vedere il forte fratello maggiore divenire improvvisamente debole e terrorizzato. E poi i baci, la passione, i sorrisi, la complicità. Forse persino più di quella fra il duca e Daphne. Tra l’altro, devo anche dire che ci sono molte meno scene erotiche ed esplicite, e non è per niente un contro.

Infine, la musica. Parliamo della musica. Quanto è bella la musica in Bridgerton? Adoro il fatto che non ci sono mai parole, ma che tutti conosciamo quelle canzoni e quindi è come se le cantassimo. La musica in Bridgerton è quella ciliegina sulla torta che rende tutto migliore, che completa i momenti più emozionanti della serie rendendoli ancora più iconici. E voi che ne pensate? Vediamo cosa ne pensa il Twitter (SPOILER, ovviamente, ci sono le immagini e i video).

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