Assorbenti vietati dopo le 18: non sono beni di prima necessità

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Se pensavamo di aver raggiunto il colmo in questi giorno con Damiano Er Faina, uomo, che ritiene che il catcalling non sia una molestia, aspettate di leggere questa notizia. Avviene in Puglia, che al momento si trova in zona rossa. Una ragazza, Alessia, si è vista negare la possibilità di comprare gli assorbenti poiché non sono ritenuti “beni di prima necessità”. Ha raccontato quello che le è successo su Facebook, attirando l’attenzione di tutti.

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Fonte: freepik

Siamo nel 2021 e le mestruazioni non sono ancora ritenute una cosa naturale. “Ciclo“, “le tue cose“, “periodo rosso“, esistono più sinonimi di mestruazioni che di qualsiasi altra parola, questo perché sono ancora un tabù. D’altronde, ce lo ha dimostrato anche la pubblicità Nuvenia sugli assorbenti e tutti i maschietti (e non solo) indignati per un po’ di sangue (poi magari vedono i peggio splatter). Tuttavia, trovarsi davanti un cartello con scritto che gli assorbenti non sono un bene di prima necessità, è assurdo.

Assorbenti vietati dopo le 18: la storia di Alessia

«SIAMO ARRIVATI ALL’ASSURDO», ha scritto Alessia sul suo post su Facebook, iniziando a raccontare quel che le è successo. «Questa sera sono andata a comprare due pacchi di assorbenti ma mi è stato vietato perché non sono considerati “beni di prima necessità”. Quindi non solo sono considerati “beni di lusso”, non solo paghiamo il 22% di IVA, ma adesso devo anche privarmi di un qualcosa di cui IO E MILIARDI DI DONNE abbiamo bisogno ogni mese! CHE FACCIAMO, per questa zona rossa non facciamo venire la Mestruazione??? SONO SENZA PAROLE!».

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Fonte: freepik

E come darle torto (spoiler: c’è chi le ha dato torto)? Come dovrebbe fare una ragazza se le vengono le mestruazioni alle 18.01 e non ha assorbenti in casa? E non provate a dirci “come facevano prima che esistessero gli assorbenti“, perché dovreste rendervi conto voi stessi che non è normale. Indignatevi verso una persona che se ne frega, va in giro senza mascherina, fa assembramenti, non rispetta le distanze, ma non indignatevi o provate a cercare una “soluzione” nei confronti di una donna che ha solo bisogno degli assorbenti.

Chiaramente non è possibile prendersela neanche con i negozi e con i piccoli negozi poiché loro possono solo rispettare la legge. È stata proprio una cassiera donna a dire ad Alessia che non poteva acquistare gli assorbenti in quanto non fossero beni di prima necessità, ma non possiamo dare neanche la colpa a lei. La colpa è di chi ha pensato che gli assorbenti, già tassati come un bene di lusso (al contrario della sigaretta elettronica), non siano neanche un bene di prima necessità.

«Con decorrenza dal 27 marzo e sino al 6 aprile 2021, tutte le attività commerciali consentite dal DPCM del 2 marzo 2021 in zona rossa (art. 45), chiudono alle ore 18,00, ad eccezione delle attività di vendita di generi alimentari, di carburante per autotrazione, di combustibile per uso domestico e per riscaldamento, delle edicole, dei tabaccai, delle farmacie e delle parafarmacie.»

Fonte: Press Regione Puglia

«Sono una semplice ragazza di 22 anni che nel suo piccolo vi chiede di non stare in silenzio, di parlare sempre e cercare aiuto quando serve!», ha scritto Alessia in un altro post su Facebook, raccontando di essersi sentita molto in imbarazzo, di essersi sentita «privata di un qualcosa che ho e non posso fare a meno di avere!». Perché non è colpa della donna se ha bisogno delle mestruazioni, anzi, non è proprio una colpa avere le mestruazioni! Nel 2021 non dobbiamo vergognarci di come siamo e di chi siamo.

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Fonte: freepik

«Mi dispiace che per alcune donne questo sia una stupidaggine ma credo che nel 2021 viviamo ancora in “un mondo troppo asessuato, dove l’unico sesso a prevalere sia quello maschile” come diceva Carla Lonzi. L’obiettivo dei gruppi femministi “DEMAU” e “Rivolta Femminile” è sempre stato quello di riuscire a portare la società in un mondo bisessuato, dove ad esistere fossero UOMO e DONNA. Questo purtroppo credo sia successo ancora in minima parte!», ha scritto ancora Alessia, spiegando le ragioni che l’hanno portata a creare quel post su Facebook, a denunciare quello che è accaduto.

Quando scrive “stupidaggine” si riferisce probabilmente ai commenti sotto i suoi post, poiché c’è chi ha consigliato di andare in farmacia. Giusto, andiamo in farmacia a spendere ancora più soldi per un bene di prima necessità che serve per qualcosa che non possiamo controllare solo perché un uomo ha deciso che dopo le 18 non possiamo aver bisogno degli assorbenti. Cominciamo a parlare alle nostre mestruazioni, mettiamoci d’accordo e chiediamo che non arrivino dopo le 18. Ma di cosa stiamo parlando? Trovo assurdo che, nel 2021, ancora si debba lottare per gli assorbenti e per le mestruazioni.

SIAMO ARRIVATI ALL’ASSURDO! Questa sera sono andata a comprare due pacchi di assorbenti ma mi è stato vietato perché…

Pubblicato da Alessia Ria su Martedì 30 marzo 2021

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