Alessia Piperno è a casa: la sua testimonianza

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Alessia Piperno è tornata a casa, l’hanno accolta con un grande abbraccio i suoi genitori dopo che circa un mese fa era stata arrestata a Teharan in Iran, atterrando a Roma Ciampino dove l’aspettava anche il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Ai giornalisti, la ragazza ha detto di aver passato «giorni duri, ero in cella con altre sei persone ma non sono stata maltrattata». C’era ansia per lei a causa delle condizioni delle donne in Iran, in particolare dopo la morte di Mahsa Amini mentre si trovava in carcere per aver indossato male l’hijab.

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Come non ricordare anche la situazione dei giornalisti? La CFWIJ ha denunciato almeno 20 casi di giornaliste detenute in tutto il paese da quando sono scoppiate le proteste. La direttrice Kiran Nazish ha detto a VOA: «In un paese in cui le donne nei media sono in minoranza, questo è un numero significativo e riteniamo che la repressione delle giornaliste sia particolarmente legata al loro genere e al loro giornalismoQuesti arresti continuano, nonostante il fatto che anche la maggior parte dei giornalisti (e attivisti) si nasconda». E mentre alcuni dei giornalisti detenuti sono in grado di parlare con le loro famiglie o con gli avvocati, la maggior parte non è stata in grado di farlo.

Per Alessia Piperno, ragazza di 30 anni, blogger di viaggi, che lo scorso luglio era approdata in Iran, dopo aver visitato anche Pakistan, Marocco, Honduras, Messico, Panama, Islanda e Sri Lanka, comunque, sembrano non esserci stati troppi problemi. La ragazza era stata arrestata dopo avere festeggiato il proprio compleanno con alcuni amici a Teheran il 28 settembre, ma il motivo non è stato mai rilasciato. Fra le ipotesi c’è quella che Alessia Piperno fosse una delle nove persone provenienti da paesi europei arrestate a fine settembre con l’accusa di essere “complici” delle proteste in corso in Iran contro la polizia religiosa e il regime, iniziate dopo la morte in carcere di Mahsa Amini.

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Il padre della ragazza ha raccontato di averla sentita l’ultima volta la mattina del suo compleanno, il 28 settembre: «Ci siamo sentiti al telefono per gli auguri e mi ha detto che la sera avrebbe festeggiato lontano dalla zona dove c’erano le manifestazioni di protesta», ma poi qualche giorno dopo ha denunciato su Facebook in un post ora rimosso che la figlia lo aveva contattato per telefono per dirgli che era stata fermata dalla polizia e che si trovava in carcere, in Iran. E a quel punto si è attivato il ministero degli Esteri, in una lunga battaglia conclusasi nella giornata di ieri, perché adesso Alessia Piperno è a casa.

Alessia Piperno è a casa, sana e salva

È tornata a casa alle 18.20 della giornata di ieri, accolta dalla sua famiglia, la madre Manuela, il fratello David e un’amica di famiglia, e dalle campane che suonavano nel suo quartiere. Insieme a lei, il padre Alberto, da cui non si è staccata da quando è scesa dall’aereo. «Sono stati 45 giorni duri, poi questa mattina la sorpresa. Ho trascorso la mia detenzione in una cella con sei persone, è stato difficile ma non sono stata maltrattata», ha detto in un colloquio con il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, che l’ha accolta all’aeroporto di Roma.

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All’ingresso della zona militare dell’aeroporto c’erano diverse vetture: il premier Giorgia Meloni e i genitori di Alessia, Alberto e Manuela. Non appena tornata a casa, il portiere dello stabile di via Carlo Cipolla l’ha accolta con un lieto “Bentornata Alessia!“, accompagnata anche dalla polizia che evitava ai cronista di seguire la ragazza e la famiglia nell’abitazione. Lei non ha detto tanto, se non di non aver «subìto atteggiamenti violenti, sono stata trattata bene. Ho mangiato regolarmente cibo occidentale».

Questo ovviamente rassicura, in quanto al momento l’Iran, come sottolineato prima, non ha una buona reputazione per quanto riguarda le detenzioni. In più, durante il primo incontro (che risale all’11 ottobre scorso, quindi esattamente un mese fa) con l’ambasciatore italiano a Teheran Giuseppe Perrone la ragazza era bendata, in cella con un’altra giovane reclusa iraniana, ed entrambe erano nella “sezione 209“, ovvero quella dei detenuti politici. Proprio in seguito a quest’incontro, la Farnesina e l’intelligence ha intensificato l’attività per arrivare un accordo e riportare a casa Alessia Piperno.

Questo è avvenuto ieri mattina. La ragazza ha chiamato la madre dicendo: “sono libera“, e poi l’annuncio della presidente Meloni che ha scritto su Twitter che «dopo un intenso lavoro diplomatico, oggi la nostra connazionale Alessia Piperno è stata rilasciata dalle autorità iraniane e si appresta a tornare in Italia. Voglio ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a riportare Alessia dai suoi familiari». Adesso Alessia Piperno è libera e, dopo aver passato un po’ di tempo a casa, potrà tornare a fare quello che ama: viaggiare.

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