Alec Baldwin: la pistola di scena era stata usata per gioco dai membri della troupe con proiettili reali

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Sembra che la tragedia e l’incidente che hanno colpito la giovane direttrice della fotografia Halyna Hutchins uccisa per sbaglio da Alec Baldwin, si sarebbe potuto facilmente evitare. Sono infatti emersi nuovi dettagli che testimoniano come sul set di Santa Fe ci fossero diverse tensioni ma soprattutto continue violazioni dei protocolli di sicurezza e, proprio a causa di una di queste, sarebbe morta la 42enne. Secondo TMZ, infatti, la pistola «era stata usata da alcuni componenti della troupe per gioco, utilizzando proiettili reali».

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Lo sceriffo di Santa Fe ha spiegato che Hutchins e Souza «sono stati colpiti quando Baldwin ha scaricato una pistola usata nelle riprese del film». La prima è morta a causa della gravità delle ferite dopo esser stata trasportata in aereo all’ospedale dell’Università del New Mexico. Il secondo invece è solo ferito e non rischia di morire, ma al momento è in terapia intensiva. Riguardo Alec Baldwin, invece, un portavoce ha detto che la pistola sarebbe dovuta essere caricata a salve, ma invece ha fatto fuoco.

Nel comunicato dello sceriffo invece leggiamo che «gli investigatori stanno cercando di scoprire che tipo di proiettile è stato sparato e in che modo». Alec Baldwin comunque, secondo quanto detto dalla polizia locale all’AFP, si è fatto interrogare spontaneamente e sembrava molto scosso. Secondo i primi documenti sull’indagine diffusi dai media americani, ad Alec Baldwin era stata data un’arma carica da un assistente alla regia, che però gli aveva anche confermato che fosse sicura.

Davis Halls, l’assistente alla regia, quel tragico giorno, aveva dato la pistola ad Alec Baldwin urlando “cold gun“, che significa che l’arma non aveva dei proiettili veri. Quindi tranquillamente Alec Baldwin ha impugnato la pistola e ha sparato, ma il colpo ha raggiunto il petto della direttrice della fotografia e l’ha uccisa. Joel Souza, dietro di lei, è stato invece ferito. Gli investigatori per questo motivo hanno sequestrano tutte le armi e le munizioni sul set, insieme alle macchine fotografiche e le apparecchiature informatiche e gli abiti indossati dagli attori al momento della sparatoria.

Alec Baldwin: le ultime novità sulla tragedia

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Inizialmente i riflettori sono stati puntati contro Hannah Gutierrez Reed, la giovane responsabile del film Rust, debuttante e quindi insicura. È stata proprio lei a dare l’arma ad Alec Baldwin, assicurandogli che la pistola non fosse carica. Tuttavia la storia è più complicata di così. Molte fonti americane, come riporta Il Corriere della Sera, hanno accusata la stessa produzione, poiché aveva «un budget da niente, quello dei film definiti tecnicamente di «Tier 1», fascia 1, cioè quella più bassa, una specie in via d’estinzione in un modello di business come quello di Hollywood cambiato radicalmente dallo streaming».

Quindi, tutto questo, ha causato la morte della donna. «Tanta fretta, pochi soldi, ore di lavoro troppo lunghe, troppe scorciatoie prese su tutto, sicurezza compresa». Il Los Angeles Times tra l’altro fa anche sapere che «la troupe aveva lasciato il set per protestare contro condizioni di lavoro troppo onerose (orari lunghissimi, l’albergo a 80 km dal set per risparmiare) ed era stata sostituita da tecnici non iscritti al sindacato, quindi meno costosi e meno dotati di diritti, arruolati in loco a Santa Fe».

Al centro della vicenda c’è però David Halls, l’assistente alla regia che ha consegnato l’arma ad Alec Baldwin, anche lui convinto che fosse scarica. La Cnn ha fatto sapere però che l’uomo era stato già al centro di alcune lamentele nel 2019 proprio a causa della sicurezza e del suo comportamento sul set di ben due produzioni cinematografiche. Secondo le accuse, infatti, Halls non avrebbe rispettato i protocollo di sicurezza sulle armi né sugli effetti pirotecnici, avendo persino dei comportamenti sessuali inappropriati.

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Intanto il marito della vittima, Matthew Hutchins, con cui era sposata da 16 anni e con cui aveva un figlio di otto anni, ha fatto sapere di aver «parlato con Alec Baldwin» e di non avere «parole per descrivere la situazione». Anche Hailey Baldwin-Bieber si è espressa sulla situazione che riguarda lo zio: «ho il cuore spezzato per tutte le persone coinvolte. Quanto accaduto è una tragedia assurda e devastante. Sono vicina, con tutto il mio amore, alla famiglia di Halyna Hutchins».

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