Iran: il medico Djalali, cittadino di Novara, sarà giustiziato

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Ahmad Reza Djalali è un cittadino con doppia nazionalità iraniana e svedese, ricercatore presso il Centro di medicina dei disastri (Crimedim) dell’Università del Piemonte Orientale di Novara, che al momento è accusato di spionaggio a favore del Mossad e sarà giustiziato il 21 maggio in Iran, dopo esser stato condannato il 21 ottobre 2017 e, da quel momento, è chiuso in cella. Lo riporta l’agenzia di stampa Isna, citando delle fonti.

Ahmad Reza Djalali

L’unica prova a carico di Ahmad Reza Djalali è una lettera spedita alla moglie, sebbene ci siano abbastanza dubbi sull’autenticità. Amnesty International ha già fatto un appello per fermare la condanna e riporta che «gli è stato negato l’accesso ad un avvocato ed è stato costretto a fare “confessioni” davanti a una videocamera leggendo dichiarazioni pre-scritte dai suoi interrogatori. Ha detto che è stato sottoposto a pressioni intense con tortura e altri maltrattamenti, incluse minacce di morte».

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