Differenza fra discussione e abuso verbale

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In una coppia è normalissimo avere delle discussioni: non si può essere d’accordo su tutto. Si dice che «l’amore non è bello se non è litigarello». Tuttavia, se le innocue discussioni divengono vero e proprio abuso verbale, dovete avere la forza di dire basta e andare avanti, perché diventerebbe solo una relazione tossica.

«Ma come faccio a capire quando una discussione si trasforma in abuso verbale?», ti starai chiedendo, ma il solo fatto che tu te lo stia domandando, probabilmente implica che tu non sia mai stata abusata verbalmente, oppure che ami così tanto il tuo compagno, o i tuoi genitori, o i tuoi amici (perché non è detto che l’abuso debba venire per forza da un partner sentimentale) da non rendertene conto.

In genere, però, l’abuso verbale ti lascia cicatrici più profonde, metaforicamente parlando, di una semplice discussione che si risolve da sola, con il tempo. Ovviamente, prima di farvi pensare che solo perché avete litigato con il vostro partner lui/lei vi abusa verbalmente, dovete ricordare che ogni situazione è diversa dall’altra e che quello che leggerete in questo articolo non è per forza vero.

Tuttavia, vi invito a chiedere aiuto a qualcuno se questo articolo vi colpirà nel profondo e vi sentirete di essere nella situazione che descriveremo, perché l’abuso verbale può essere relativamente poco pericoloso per la vostra vita, ma sicuramente vi marchierà indelebilmente e per riprendervi avrete bisogno di tanto tempo. Ma, il primo passo, è rendersene conto.

Abuso verbale: cos’è?

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Fonte: pexels

Leggendo la parola abuso penserete probabilmente all’abuso fisico, quindi violenza, lividi, schiaffi, pugni, ma non è così. L’abuso verbale non implica la violenza fisica, ma riesce a ferirti quasi come se la coinvolgesse. Non ti lascia lividi o dolore fisico, ma ti distrugge psicologicamente piano piano. Può iniziare con qualche parola, con degli ordini, con dei divieti, ma finisce sempre con il sentirsi imprigionati in qualcosa più grande di noi.

La parte forse peggiore di questo tipo di prepotenza è che spesso non te ne rendi conto, la scambi per una di quelle discussioni che sono completamente normali in una relazione e che continui ad accettare. Ma non è normale che qualcuno vi dica come vestirvi, non è normale che qualcuno vi ordini di non vedere i vostri amici, non è normale che qualcuno cerchi di dirvi come vivere la vostra vita.

Nel momento in cui cominciate a trovare scuse per difendere il vostro compagno da come vi tratta, siete entrate nella relazione tossica. Non importa se è stressato, se è di cattivo umore, né dovete dare la colpa a voi stesse perché siete state asfissianti. Se qualcosa non va nella relazione si discute pacificamente o magari anche urlando, ma non si deve abusare, non si deve cercare di prevalere sull’altro. Io sto usando il femminile perché io sono una ragazza, ma come sempre il discorso vale anche per uomini e no-binary.

L’abuso verbale è l’ineguaglianza della relazione. Se non va mai bene quello che fate, se non va mai bene quello che dite o che indossate, se dopo ogni litigata lui si fa perdonare con oggetti materiali ma poi riprende a trattarvi allo stesso modo, se vi considera come una sua proprietà personale, se sminuisce qualsiasi vostro successo. Sono tutti campanelli d’allarme.

Abuso verbale: come distinguerlo da una discussione

Mentre dopo una discussione si tende a migliorare, per se stessi, per il partner e per la relazione, nell’abuso verbale l’abusatore tenderà sempre a dare la colpa alla vittima e diventerà lui stesso una vittima agli occhi di chi lo è davvero. Manipolerà la sua mente a piacimento, cercando di passare per l’innocente che non sbaglia mai e che è la persona perfetta.

Una discussione finisce sul momento e la storia si risolve, si va avanti. L’abuso verbale e un continuo rinfacciare gli errori (che poi non sono vostri errori) o tutte le cose che vi sono state concesse (come se qualcuno dovesse darvi il permesso di fare qualcosa). L’abuso verbale potrebbe portarvi ad allontanarvi da chiunque, a restare sole con il vostro ragazzo perché lui non sopporta che qualcuno vi dica la verità, e voi finirete a credere a lui e non a chi vi vuole proteggere (neanche a voi stesse).

Per questo motivo bisogna riuscire a captare i campanelli dall’arme quando ancora si è in tempo per tirarsi indietro.

I campanelli d’allarme

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Fonte: pexels

A mente lucida, magari dopo aver messo finalmente fine a una relazione tossica, riconoscere i campanelli d’allarme dell’abuso verbale è molto semplice, ma se vi trovate a vivere questa situazione in questo esatto momento, probabilmente proverete a negare. Anche se, se avete aperto questo articolo per capire se la vostra è una relazione fondata sugli abusi e non per semplice curiosità, forse un problema c’è.

Sminuire i tuoi successi e criticarti

Tutto quello che fai nella tua vita, dal lavoro allo studio agli hobby, è una cosa che potrebbe fare chiunque, tu non hai niente di speciale. Non un complimento, non un sorriso, non proverà neanche a spronarti a continuare così. Tutto quello che il tuo partner fa se siete in una relazione tossica, è quello di criticare te e sminuire tutto ciò che fai. Quella gonna non ti sta bene, potresti dimagrire ancora, sei solo una sognatrice non farai niente nella tua vita.

Insomma, cercherà di non farti volare, perché il tuo successo potrebbe significare che tu ti allontani da lui. Se invece continui a dover essere dipendente da lui, se continui a pensare che non sei all’altezza di nessuno (e neanche di lui), continuerai a stargli accanto e a considerarlo come se fosse una divinità, come se ti facesse un piacere a stare con te.

Ricorda che un partner, un genitore, un amico, deve volere la tua felicità prima della sua. Se per ottenere il lavoro dei tuoi sogni devi trasferirti dall’altra parte dell’Italia, prenderà in considerazione una relazione a distanza, non cercherà di convincerti a rifiutare l’opportunità della tua vita. In fin dei conti, se la vostra relazione è serie e se siete destinati a stare insieme, la distanza non sarà mai un problema così grande da farvi lasciare.

Gelosia eccessiva

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Fonte: pexels

Tu sei solo sua, non devi azzardarti ad avere amici maschi perché i maschi vogliono solo entrare nelle tue mutandine, anche i tuoi parenti non vanno bene, devi stare con me, non con loro. Vuole solo che tu sia sua, ti considera come un oggetto e nessuno può provare anche solo ad avvicinarsi a te, soprattutto se è qualcuno a cui lui non piace perché si rende conto dei suoi abusi.

Ti farà sentire in colpa ogni volta che tu esci con qualcuno, che togli del tempo per stare con lui per occuparlo con qualcun altro, per svagarti un po’ e magari cambiare un po’ l’aria. Non va bene che tu abbia degli hobby, delle passioni, tutte cose che a lui non piacciono e che potrebbero portarti a conoscere altre persone.

All’inizio della relazione la gelosia può sembrare persino carina e, talvolta, lo è. Se limitata e se non ci vieta di vivere la nostra vita. La gelosia è sinonimo che si tiene a qualcuno, ma se questa gelosia tende a vietare di vivere la vita come meglio si preferisce, non è più gelosia ma abuso.

Manipolazione

Promesse di migliorare, regali che ci piacciono, carezze e parole di pace che ci porteranno a pensare che finalmente le cose andranno meglio. Ma è solo un modo per manipolarvi, per farvi sentire sicure tanto da dargli un’altra possibilità. Perché lui sa di aver sbagliato ma non si farà scrupoli a farvi pensare di essere voi quelle cattive. Può persino capitare che vi tradisca ma che dica che la colpa è vostra, perché non gli date abbastanza attenzioni.

Ma non solo questo, perché spesso la manipolazione può essere così inconsapevole, così innocua, che vi sembrerà qualcosa di normale. Voi non ve ne renderete conto, penserete che è giusto che lui possa fare quel che vuole mentre voi restate a casa a piangere guardando film romantici in cui l’amore sembra così perfetto. Vi parlerà in modo dolce, in modo così naturale che non penserete che vi stia manipolando.

Ma dovete provare a guardare con gli occhi di qualcun altro. Dovete pensare: «cosa direi a qualcuno che sta vivendo la mia stessa situazione?» e, poi, seguire i vostri consigli. Perché è facile dare consigli ad altri, ma è difficile per noi seguire i nostri consigli. Per cui, guardatevi con degli occhi esterni e cercate di salvarvi da sole.

 

Questi sono i tre campanelli d’allarme più comuni sull’abuso verbale, ma chiaramente ce ne sono tanti altri. In più, vi invisto anche a contestualizzare e a ricordare che quello che scrivo è basato sulle mie esperienze o su quelle delle mie amiche, non ho alcuna laurea in merito per cui prendete ciò che dico con le pinze. E riprendete anche in mano la vostra vita, è la cosa migliore che possiate fare per voi stesse.

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